Emanuela Orlandi, lettera anonima al Tgr Lazio: «C'entra la Compagnia di Gesù». Ma per i religiosi è un mitomane

La lettera è stata consegnata al Nucleo investigativo, e sul reperto il Ris eseguirà analisi tecniche per isolare impronte digitali e tracce biologiche

Emanuela Orlandi, lettera anonima al Tgr Lazio: «C'entra la Compagnia di Gesù». Ma per i religiosi è un mitomane

di Redazione web

Un giallo che sembra non avere mai fine, anche se in questo caso, più che una clamorosa rivelazione, potrebbe essere una clamorosa bufala. «Il mistero di Emanuela Orlandi ruota intorno alla Compagnia di Gesù», è il testo di una lettera anonima, proveniente da Milano, recapitata questa mattina alla redazione del Tgr Lazio. La missiva è stata sequestrata dai Carabinieri e sono in corso le indagini, che non escludono comunque che a inviare il messaggio sia stato un mitomane.

La lettera anonima

In realtà si tratta di poche frasi scritte con un pennarello nero su un foglio bianco A4. Viene fatto il nome di un prete e l'indicazione di rivolgersi a lui, con un indirizzo. I cronisti della cronaca locale Rai si sono rivolti alla parrocchia e si sono sentiti rispondere: «Era un ragazzo di vent'anni, uno studente nostro. Una follia questa!». Il nome insomma corrisponderebbe a una persona che all'epoca della scomparsa di Emanuela, il 22 gennaio 1983, non era neppure nata. «L'autore della missiva è un mitomane», taglia corto il responsabile della parrocchia romana. Un'ipotesi peraltro ritenuta «probabile» stando ai primi accertamenti dei Carabinieri.

 

La lettera è stata consegnata al Nucleo investigativo, e sul reperto il Ris eseguirà analisi tecniche per isolare impronte digitali e tracce biologiche.

Interpellata sull'argomento, l'avvocato della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, mostra le centinaia di segnalazioni che arrivano continuamente sulla scomparsa della quindicenne cittadina vaticana. Ma c'è un particolare sullo scritto che la legale vuole sottolineare «È la prima volta che viene fatto riferimento esplicito a un indirizzo nei confronti della Compagnia di Gesù. Per cui speriamo che gli inquirenti vadano a verificare».

«Secondo noi Emanuela - aggiunge l'avv. Sgrò - è stata oggetto di un ricatto, che può avere una matrice o legata alla pedofilia, o un ricatto di natura finanziaria». Numerose le piste percorse finora sul caso Orlandi, tra Banda della Magliana, terrorismo internazionale, Ior e pedofilia, ma tutte cadute nel vuoto. Tre le inchieste finora aperte quella della procura di Roma, quella interna al Vaticano, quella della Commissione parlamentare che ascolterà a breve i familiari. «Io credo che che questo messaggio debba esser consegnato a loro - commenta il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi -. In primis all'inchiesta vaticana, visto che si parla in questo messaggio di un ordine religioso». 


Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Aprile 2024, 15:43
© RIPRODUZIONE RISERVATA