Sam Smith al Forum, ritorno con grinta (pop) dopo la depressione

Sam Smith, ritorno con grinta (pop) dopo la depressione

di Massimiliano Leva
A 25 anni si può avere già avuto un successo planetario, toccato il fondo ed essere rinato. Come Sam Smith, londinese, fenomeno pop che ha attraversato l’infeno e ritorno. Dodici milioni di copie vendute col cd d’esordio, “In the lonely hour”, che gli ha regalato anche quattro Grammy. E un Premio Oscar per la colonna sonora del film “Spectre” di James Bond, al quale ha partecipato con il singolo “Writing’s on the wall”. Il successo gli porta un’ombra nella vita e pesanti problemi di alcolismo. Ora, dopo il periodo buio, il ritorno. E il nuovo cd “The thrill of it all”, dove Smith dice di aver lavorato alla musica come a una ferita aperta. «Prima volevo diventare famoso, ma pi ho capito che il successo può essere autodistruttivo».

Stasera è al Forum di Assago, primo concerto in Italia, tutto esaurito. Data imperdibile per i fan, visto che i precedenti concerti furono annullati proprio per i suoi problemi di salute.
Insomma, venerato ma anche inquieto. «Il problema me lo ha spiegato una volta Lady Gaga», racconta. «Il successo, mi disse, non cambia te ma chi ti sta intorno». Gay dichiarato, per lui la fama ha significato la perdita dell’uomo di cui era innamorato. «Ho tutto, una casa, faccio ciò che più mi diverte, ma ho perso il ragazzo che amavo e ora non posso più essere quello di prima. Per questo, le canzoni del mio ultimo disco suonano anche così tristi. Mentre le scrivevo capivo quanto fossi caduto nel buio, tanto che ora la fama mi fa paura e potendo tornare indietro non so se rifarei tutto da capo». Afflato dunque malinconico e atmosfere romantiche. «Ho scritto pensando a Leonard Cohen e al suo grande talento e ho registrato dove ha lavorato anche Aretha Franklin. Entrare in studio per me è stato un po’ come fare psicoterapia». Ora è pronto a conquistare Milano.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Maggio 2018, 09:30
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