Con quell’aria un po’ così, tra nerdismo, eleganza nei modi e casualità (come a dire: chi se lo aspettava tutto questo successo), Valerio Lundini termina la cavalcata di quasi due anni intitolata Il Mansplaining spiegato a mia figlia, dove nulla appare chiaro.
Perché lui di figli non ne ha, non parlerà di mansplaining (l’atteggiamento paternalistico con cui tanti uomini cercano di spiegare le cose a una donna) e, anzi, nello show – atteso da stasera con una sfilza di sold out in ben due teatri, Parenti e Arcimboldi - «non c’è un vero filo conduttore: parlo di tante cose, di locandine teatrali, investigatori, amore, incidenti, sale da ballo e musical americani anni ’80. Il titolo è pretestuoso come quelli che ho dato ai miei due libri finora scritti: Era meglio il libro e Foto mosse di famiglie immobili. Su un cartellone ci stanno un gran bene». Tra Monty Python, la saga cinematografica demenziale di Una pallottola spuntata e Mel Brooks («Mel mi fa impazzire da sempre»), tra lunarità tutta sua e antica scuola dell’ironia romana, Lundini è uno che ha realizzato fumetti, lavorato con Lillo & Greg, cantato al Concerto del Primo Maggio con la sua band, i VazzaNikki, condotto programmi in tv e fatto cinema, ma se deve citare qualche ispirazione italiana non lesina i nomi milanesi: «Cochi & Renato e Enzo Jannacci, anche se dalla lista non posso tenere fuori Totò».
Dal 31 maggio al 4 giugno. Parenti. Via Pier Lombardo 14. Ore 21. Biglietti 38-26 euro. il 5 giugno. Arcimboldi. Via dell’Innovazione 20, ore 21. Biglietti 39-22 euro.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Maggio 2023, 06:25
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