Mario Conti scomparso da tre mesi nei boschi. La moglie del celebre alpinista: «Ogni giorno esco e vado a cercarlo»

Mario Conti, 79 anni, voleva fare un giro alle pendici delle gole delle Cassandre, nella frazione Mossini di Sondrio, nell'alta Lombardia: non è più tornato.

Mario Conti scomparso da tre mesi nei boschi. La moglie del celebre alpinista: «Ogni giorno esco e vado a cercarlo»

di Redazione web

Mario Conti non si trova dal 14 novembre. Il celebre alpinista lecchese, 79 anni, è uscito nel primo pomeriggio per una passeggiata alle pendici delle gole delle Cassandre, nella frazione Mossini di Sondrio, nell'alta Lombardia, non è più tornato. Centinaia di uomini l'hanno cercato, invano. Dai boschi vicino a casa fino a 500 metri di quota, e poi ancora più su, al limite della neve, verso la Valmalenco e Castione Andevenno. Gli amici e gli alpinisti del gruppo dei Ragni di Lecco, che dal 1964 annovera Conti tra i soci più rappresentativi, continuano a cercarlo, anche se le operazioni di ricerca sono ufficialmente chiuse.

Anche la moglie Serena Fait non si arrende: «Ogni giorno esco di casa - racconta al Corriere.it - e percorro i sentieri che era solito frequentare mio marito, nei boschi dove potrebbe essere andato anche il giorno della scomparsa. Cerco tracce, segni del suo passaggio, qualsiasi indizio che possa aiutarmi a ritrovarlo. Ma è come se fosse stato inghiottito dalle montagne che amava tanto. È tutto talmente assurdo da sembrare un incubo». 

Di Mario Conti non c'è traccia nemmeno nelle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. «È incredibile, non riusciamo a trovare una risposta. Come può un alpinista che ha scalato le vette del mondo scomparire nel nulla nei boschi di Mossini? — si interroga Angelo Schena, membro del comitato direttivo nazionale del Cai».

Conti, uscito di casa senza cellulare, ha guidato tre spedizioni alla parete Ovest del Cerro Piergiorgio, conquistato il Garet El Djenoun in Algeria, gli Ottomila himalayani e le cime peruviane. Nel 1974 l’ascensione del Cerro Torre, ancora oggi tra le vie di ghiaccio tecnicamente più difficili al mondo, in cordata con Casimiro Ferrari, Daniele Chiappa e Pino Negri. Ha dimostrato di sapersela cavare in situazioni molto difficili, anche se recentemente soffriva di vuoti di memoria. Ancora la moglie: «All’inizio ho anche pensato che potesse aver raggiunto la strada della Valmalenco e qualche automobilista, vedendolo confuso, gli avesse offerto un passaggio, magari verso Lecco, dove mi aveva detto di voler andare la mattina della scomparsa, dimenticandosi che il viaggio era già in programma il giorno successivo. Ma anche su questo fronte non sono arrivate segnalazioni». Fino ad oggi nemmeno la ricerca con l'elicottero e quelle di diverse guide alpine sono servite. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Febbraio 2024, 10:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA