Mario Conti non si trova dal 14 novembre. Il celebre alpinista lecchese, 79 anni, è uscito nel primo pomeriggio per una passeggiata alle pendici delle gole delle Cassandre, nella frazione Mossini di Sondrio, nell'alta Lombardia, non è più tornato. Centinaia di uomini l'hanno cercato, invano. Dai boschi vicino a casa fino a 500 metri di quota, e poi ancora più su, al limite della neve, verso la Valmalenco e Castione Andevenno. Gli amici e gli alpinisti del gruppo dei Ragni di Lecco, che dal 1964 annovera Conti tra i soci più rappresentativi, continuano a cercarlo, anche se le operazioni di ricerca sono ufficialmente chiuse.
Anche la moglie Serena Fait non si arrende: «Ogni giorno esco di casa - racconta al Corriere.it - e percorro i sentieri che era solito frequentare mio marito, nei boschi dove potrebbe essere andato anche il giorno della scomparsa. Cerco tracce, segni del suo passaggio, qualsiasi indizio che possa aiutarmi a ritrovarlo. Ma è come se fosse stato inghiottito dalle montagne che amava tanto. È tutto talmente assurdo da sembrare un incubo».
Di Mario Conti non c'è traccia nemmeno nelle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. «È incredibile, non riusciamo a trovare una risposta. Come può un alpinista che ha scalato le vette del mondo scomparire nel nulla nei boschi di Mossini? — si interroga Angelo Schena, membro del comitato direttivo nazionale del Cai».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Febbraio 2024, 10:03
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