Mamma lascia il lavoro a Milano e apre un'azienda agricola: «Facevo marketing, dopo il Covid ho capito il bisogno di fuga»

Maria Antonia Ceriani ha riaperto, dopo 10 anni, l’azienda di famiglia. Adesso vive a Cascina Claudina, a 30 chilometri da Milano: ha ricevuto anche il premio «Amiche della Terra» di Coldiretti

Mamma lascia il lavoro a Milano e apre un'azienda agricola: «Facevo marketing, dopo il Covid ho capito il bisogno di fuga»

di Redazione web

Una scommessa coraggiosa, che sta dando i suoi frutti: Maria Antonia Celiani, 43 anni, ha scelto di lasciare il suo lavoro nell'ambito del marketing per trasferirsi in campagna. Cambiando totalmente vita, Maria Antonia Celiani ha riaperto l'azienda agricola di suo padre, chiusa da 10 anni, e ha cominicato a lavorare con impegno per realizzare il suo sogno: la fattoria come baluardo del territorio e della biodiversità, una cascina a porte aperte che possa offrire una pausa dalla quotidianità, nella calma rassicurante della campagna.

Maria Antonia si è raccontata al Corriere, descrivendo la sua nuova vita e i traguardi raggiunti.

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La nuova vita di Maria Antonia

Cascina Claudina è una piccola oasi a pochi chilometri dalla caotica Milano: si tratta di una piccola fattoria a Truccazzano, con asini, capre e pecore. È un luogo incontaminato, che ha resistito all'incedere della modernità. La padrona di casa, Maria Antonia Ceriani, ha sempre amato la campagna, ed è riuscita a coronare il suo sogno nel 2015, quando ha scelto di lasciare un lavoro nel campo del marketing per tornare all'azienda di famiglia.

La cascina di famiglia, di proprietà di suo padre, era chiusa da 10 anni: Maria Antonia, sposata e mamma di 4 figli, si è rimboccata le maniche e ha rimesso in piedi la fattoria, che ha trasformato in un luogo di tutela del territorio e della biodiversità.

Maria Antonia ha raccontato: «Coltiviamo grano e produciamo farina, che vendo all’ingrosso e anche al dettaglio, ogni ultimo sabato del mese.

Il mio obiettivo però è far venire qui le persone, dove quel grano si coltiva, per vivere un momento di tranquillità in cascina». Ed è proprio uno stile di vita diverso, più tranquillo, che rende la cascina un posto ricco di attrattive: «Ho capito il bisogno di fuga dopo il Covid. Dicevo “venite ad acquistare un chilo di farina e un’ora di aria pura”. Chi arriva qui, compra e si siede sul prato, guarda gli animali, respira. L’azienda offre uscite didattiche per scuole, gruppi e famiglie (su prenotazione) e anche ospitalità, con quattro camere».

L'ultima novità dell'iniziativa di Maria Antonia è la “Fattoria sociale”, un progetto che punta a creare una rete di socializzazione e di solidarietà. Attualmente coinvolge una trentina di donne, divise in due gruppi, che si ritrovano per chiacchierare, confrontarsi sugli aspetti della vita quotidiana, indagare un po’ la psiche e soprattutto rilassarsi. I manufatti che producono con il tricot vanno in progetti di aiuto a persone in difficoltà: hanno realizzato una grande coperta donata ad una associazione che raccoglie fondi per donne e bambini africani; sciarpe e cappelli per i profughi ucraini; sacchi nanna per i reparti di terapia intensiva neonatale. 

Il premio

L’attività di Cascina Claudia è stata premiata alla prima edizione di «Amiche della terra: storie di donne che nutrono il mondo», evento promosso da Coldiretti Donne Impresa (il movimento femminile di Coldiretti), rivolto alle donne dedite all’agricoltura sostenibile e alla promozione di una connessione armoniosa tra l’uomo e l’ambiente.

Al netto dei legami affettivi, Maria Antonia Ceriani si è posta un obiettivo ben preciso: «Voglio mantenere una caratteristica del territorio e un contatto diretto con il consumatore, per fare capire il valore di un grano sano, così come lo usavano cento anni fa». La produzione non supera i 25 quintali all’anno: una nicchia di tradizione. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Ottobre 2023, 19:21
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