Razzismo sul campo di calcio, tredicenne cinese insultato: «Spero ti venga il Coronavirus»
di Silvia Natella
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«In tutto questo tempo che ho giocato con l’Idrostar non mi è mai capitato di ricevere insulti razziali - scrive il ragazzo su Instagram -. Siamo nel 2020 e ci sono ancora persone che insultano gli stranieri, le persone di colore». A ferirlo di più sono state le parole sul Coronavirus: «Dopo questa frase sono uscito dal campo in lacrime, lasciando i miei compagni sul campo. Mi scuso molto con i miei compagni».
A prendere posizione ci ha pensato anche la società calcistica: «Una cosa del genere non può e non deve passare inosservata. Sabato 26 gennaio, Cesano Boscone Idrostar - Ausonia, prima partita del girone primaverile dei giovanissimi 2006. Al 35esimo del secondo tempo un ragazzo esce in lacrime. Non si è fatto male, non è stato sostituito. È stato insultato, umiliato solo perché Cinese, perché voi non lo sapete ma oggi funziona così.
Il peggio arriva dopo, quando l’arbitro non prende nessun tipo di provvedimento e il Mister della squadra Ausonia, e neanche i dirigenti, richiamano il proprio giocatore. Passa tutto inosservato, tra l’indifferenza generale. È questo che ci fa paura. Noi come società non lasceremo stare, non faremo finta di niente. Vogliamo combattere, per lui e per tutti gli altri che subiscono umiliazioni di questo genere, soltanto perché hanno un colore della pelle diverso».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Gennaio 2020, 12:46
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