Violenza sulle donne, Mattarella: «In Italia ancora troppe poche denunciano»
Non basta una giornata per combattere la violenza sulle donne
«La violenza sulle donne purtroppo non conosce confini geografici, distinzioni di classe o di età: è iscritta in tante singole biografie», scrive ancora Mattarella sottolineando che «in ogni sua forma, fino all'omicidio, non è mai un fatto privato né solo conseguenza di circostanze e fattori specifici, ma si inscrive in una storia universale e radicata di prevaricazione sulla donna. Ogni ferita fisica e psicologica inferta a una bambina, ragazza o donna, ogni ingiustificata svalutazione delle capacità femminili - spiega il capo dello Stato - sono forme di oppressione antica che rendono le donne meno libere, meno uguali, subalterne, infine vittime».
«Vanno superate discriminazioni, pregiudizi o stereotipi sui ruoli e sulle attitudini basati sull'appartenenza di genere, iniziando dall'infanzia e in particolare dal mondo della scuola», è l'appello di Mattarella che aggiunge: «la prevenzione avviene soltanto continuando ad operare per una profonda trasformazione culturale che trovi il suo miglior esito nella promozione del rispetto e nell'affermazione delle donne nella società».
Ultimo aggiornamento: Domenica 25 Novembre 2018, 12:28
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