Meloni: «Scommettiamo su Kiev e investiamo sulla ricostruzione»

A Roma gli accordi per il “piano Marshall” post bellico. Serviranno 411 miliardi di dollari in 10 anni. Tajani: «Avremo un post in prima fila». Mattarella: «Sostegno finché servirà»

Meloni: «Scommettiamo su Kiev e investiamo sulla ricostruzione»

di Alessandra Severini

Tutti d’accordo su un’accelerazione del processo di adesione alla Ue e su un ruolo di primo piano dell’Italia nella ricostruzione dell’Ucraina. Si è svolta a Roma la Conferenza bilaterale sulla ricostruzione del paese devastato da oltre un anno di guerra.

A fare gli onori di casa la premier Giorgia Meloni, accanto ai suoi vice Tajani e Salvini. In rappresentanza di Kiev, il primo ministro Denys Shmyhal ed il titolare degli Esteri Dmytro Kuleba. Prima di arrivare all’Eur la delegazione ucraina ha incontrato al Quirinale il presidente Mattarella che ha confermato il «sostegno pieno dell’Italia all’Ucraina, in ogni ambito e finché sarà necessario». L’Italia vuole giocare un ruolo da protagonista nella sfida della ricostruzione. L’auspicio della premier è che siano «gli italiani a costruire il miracolo economico dell’Ucraina» proprio come fatto «sulle macerie della Seconda guerra mondiale».

Una sorta di piano Marshall per l’Ucraina, dunque. Serviranno miliardi e miliardi di dollari: almeno 411 in dieci anni, secondo la Banca mondiale. «Vogliamo essere in prima fila in questo processo di ricostruzione di cui fin da oggi dobbiamo porre le basi» ha confermato anche Tajani. Il governo spera inoltre che l’Europa faccia uno sforzo per «accelerare e avviare in tempi rapidi» i negoziati di adesione di Kiev all’Ue. «Siamo uniti nella difesa e siamo uniti nella ricostruzione» ha detto il premier ucraino Shmyhal. Il presidente Zelensky è intervenuto in videocollegamento e ha voluto «ringraziare personalmente Giorgia per le parole pronunciate e l’Italia per il suo sostegno». Alla platea di imprenditori presente al Palazzo dei Congressi la premier si è rivolta invitandoli a non avere timore: «Non abbiate paure di investire. Non abbiate paura di scommettere sulla vittoria dell’Ucraina e di scommettere sull’integrazione europea di questo Paese». Un sì convinto è arrivato da Confindustria: «Vogliamo essere attori primari per la ripresa dell’economia ucraina», sintetizza il vice presidente degli industriali, Barbara Beltrame.

Le aree di azione in cui le aziende italiane potrebbero operare sono molteplici: dal trasporto all’energia, passando per agroindustria, salute, meccanica e digitale.

Il governo considera fondamentale il coinvolgimento dei soggetti privati, perché la ricostruzione non potrà essere finanziata tutta da fondi pubblici.

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Aprile 2023, 06:00
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