Cosa è successo
Il caso riguarda una donna che nel 1973 era stata sottoposta, in un ospedale di Catania, a delle emotrasfusioni dopo le quali contraeva il virus dell'epatite C che, aggravatasi in cirrosi epatica, ha determinato il suo decesso.
Il marito e i tre figli, nel settembre 2016, hanno chiesto, prima bonariamente, il risarcimento al ministero competente. Due anni dopo hanno avviato l’iter giudiziario, con l’avvocato Silvio Vignera.
Ma il risarcimento non è stato effettuato e la famiglia ha presentato un’istanza al Tar di Catania. «La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo – spiega l’avvocato Vignera – ha più volte sanzionato lo Stato Italiano per notevoli e ingiustificabili ritardi nel riconoscere il diritto delle vittime di danni da emotrasfusioni e nel pagamento dei relativi risarcimenti».
Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Gennaio 2024, 20:09
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