Resti umani trovati in un pozzo sul Gargano. «Sono di Angelo Tricario, scomparso a 27 anni nel 2013: sulle ossa segni di aggresione»

Il ritrovamento nelle campagne di San Marco in Lamis, nel Foggiano. Si pensa che possano appartenere ad Angelo Tricarico, di cui non si hanno notizie da 11 anni: resti presentano ferite compatibili con un oggetto contundente

Resti umani trovati in un pozzo sul Gargano. «Sono di Angelo Tricario, scomparso a 27 anni nel 2013: sulle ossa segni di aggresione»

di Redazione web

Resti umani appartenenti ad un giovane di 27 anni scomparso nell'agosto di 11 anni fa sono stati trovati dai carabinieri cacciatori in un pozzo nelle campagne di San Marco in Lamis nel Foggiano. La scoperta è stata fatta mesi fa ma la notizia è stata diffusa solo oggi a conclusione di una serie di accertamenti.

La vittima

La vittima è Angelo Tricarico scomparso da San Nicandro Garganico nell' agosto del 2013. Nel pozzo è stato trovato anche il documento di identità del giovane e brandelli dei vestiti che indossava il giorno della scomparsa. Gli investigatori ipotizzano che l'uomo sia stato ucciso con un oggetto contundente in un luogo diverso da quello del ritrovamento e poi gettato nel pozzo che si trova in una zona impervia e che in passato era pieno d'acqua.

Scomparso nel 2013

Angelo Tricarico uscì di casa la mattina del 19 agosto 2013 dicendo alla moglie che sarebbe tornato poco dopo. A casa lasciò anche il cellulare e gli effetti personali.

Dopo qualche ora la moglie - preoccupata per l'insolito ritardo del marito - si rivolse ai carabinieri che avviarono le ricerche che restarono infruttuose. 

Il sindaco

Il ritrovamento dei resti umani riconducibili ad Angelo Tricarico ci dà purtroppo conferma di quello che tutti, fin dai giorni della scomparsa, avevano sospettato. Ovvero che ci si trovava di fronte ad un caso di lupara bianca". Lo ha detto all'Ansa il sindaco di San Nicandro Garganico, Matteo Vocale, dopo il ritrovamento dei resti di Angelo Tricarico scomparso nell' agosto del 2013. "Il ritrovamento fa riemergere il dolore di quei giorni - continua Vocale - E' un'occasione per ricordarci che questo è stato un territorio che ha utilizzato la violenza per sistemare le cose. Ed è un'occasione che ci serve per comprendere che la violenza non può e non deve essere mai utilizzata. Ci auguriamo che, nonostante il lungo tempo trascorso, il o i responsabili del delitto siano assicurati alla giustizia"


Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Marzo 2024, 12:44
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