La ragazza morta ad Aosta è una 22enne francese: «Era in viaggio per l'Europa». Si cerca il giovane che era con lei

I carabinieri stanno sentendo alcune persone, parenti di una giovane di cui non si hanno notizie da alcuni giorni: hanno visionato una foto e confermato la corrispondenza

La ragazza morta ad Aosta è una 22enne francese: «Era in viaggio per l'Europa». Si cerca il giovane che era con lei

di Redazione web

Sarebbe stata identificata la ragazza trovata morta venerdì scorso in Val d'Aosta in una chiesetta diroccata sopra La Salle: gli investigatori pensano di aver individuato l'identità della giovane donna, anche se manca ancora il riconoscimento ufficiale del corpo. I carabinieri hanno infatti sentito alcune persone, parenti di una giovane di cui non si hanno notizie da alcuni giorni.

Chi è la ragazza morta ad Aosta

Si tratta di una 22enne francese, le cui generalità non sono ancora state rese note: il riconoscimento ufficiale è arrivato dai parenti che si trovano ora nella caserma dei carabinieri di Aosta. La ragazza francese arrivava dalla zona di Lione. Era impegnata in un giro in alcuni Paesi europei, probabilmente insieme con il giovane che - secondo alcuni testimoni - era con lei a La Salle. Il ragazzo, secondo quando si è appreso, non è ancora stato individuato.

Uccisa a coltellate

Le ferite che hanno provocato il decesso per emorragia della vittima sono state provocate da coltellate inferte da un'altra persona, e la morte potrebbe risalire al periodo tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile: difficile indicare con esattezza la data, le temperature relativamente basse di quei giorni hanno ben conservato il cadavere. È quanto emerge dall'autopsia condotta dal medico legale Roberto Testi, che ha consegnato una relazione preliminare parziale alla procura di Aosta.

 

Il testimone: «Erano vestiti di scuro»

«Martedì mattina, il 2 di aprile, quei due ragazzi erano qui davanti.

Camminavano, erano a piedi. Lei: molto bella, ma sofferente, emaciata. Lui con i ricci neri e la carnagione olivastra. Erano vestiti come due dark, tutti di scuro. Come quei ragazzi che venerano la morte. Ho pensato: due vampiri. E ho pensato anche un'altra cosa, per cui adesso provo molta vergogna: lei era così pallida che sembrava un cadavere. Non riesco più a dormire sapendo quello che è successo». È il racconto di un testimone - raccolto e pubblicato dal quotidiano La Stampa - in merito al ritrovamento della ragazza.

«Mi sembravano - prosegue - due di quei ragazzi che si tagliano e si procurano delle ferite. Emo. Dark. Non so come definirli. Ragazzi sofferenti. Mi hanno raccontato di essere arrivati dal confine svizzero. Cercavano un supermercato grande per fare la spesa. E poi volevano andare a campeggiare sulle montagne. Per questo so che non esiste il furgone di cui ho sentito parlare al telegiornale. Perché mi hanno chiesto indicazioni per la fermata del pullman, io li ho accompagnati e li ho visti salire a bordo». «Ha sempre parlato lui. Si esprimeva in un buon italiano, anche se non sembrava italiano. Era molto più giovane di lei, non dico minorenne ma quasi. Non sembrava un tipo violento, tutt'altro. Non sembrava nemmeno uno con problemi di droghe. Con me è stato gentile. Io non credo che l'abbia uccisa» conclude il testimone.


Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Aprile 2024, 18:24
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