Schiacciato da un cestello contro il soffitto nel capannone dove lavorava come operaio. Carlos Mario Barletta, colombiano d'origine ma nato e cresciuto nel torinese, è morto ad appena 20 anni sul luogo di lavoro. Dopo il diploma ha cercato un impiego e lo ha trovato in una ditta nel settore della sicurezza, ma forse proprio la carenza di questa sarebbe stata la causa della sua morte, scrive il Corriere della Sera.
L'impegno dei medici
Questa è l’ipotesi al vaglio dei pm di Verona, che indagano sull'incidente accaduto il 27 settembre nel comune veronese di Sona; per giorni i medici hanno tentato ogni terapia ma i traumi interni erano troppo gravi, e dopo meno di una settimana dall'incidente è deceduto, quando a tenerlo in vita ormai erano solo le macchine.
Dolore nella comunità
I genitori di Carlos, in un ultimo atto di ammirevole generosità, hanno deciso di indire una raccolta fondi per incrementare la sicurezza sui luoghi di lavoro «perché nessuno deve fare la stessa fine di nostro figlio».
Le indagini
Il ventenne era impegnato in un intervento per installare alcune telecamere, stava manovrando un carrello elevatore per smantellare l’impianto elettrico all’interno di uno stabilimento, di cui era in corso la conversione in attività commerciale quando, per cause ancora da accertare, è rimasto schiacciato da un cestello contro il soffitto.
Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Ottobre 2023, 13:21
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