Morta in moto sul ponte della Libertà a Venezia: Fanny girava l'Italia con il fidanzato

Era sul sedile posteriore di una moto Bmw Gs, guidata dal suo compagno, anche lui un avvocato

Morta in moto sul ponte della Libertà a Venezia: Fanny girava l'Italia con il fidanzato

di Redazione web

Stava attraversando l’Italia in moto insieme al fidanzato. Fanny Marion, avvocata 31enne di Grenoble, è la vittima del tragico incidente avvenuto lunedì pomeriggio sul ponte della Libertà a Venezia. La giovane professionista era partita dieci giorni fa insieme al suo compagno, anche lui avvocato, per un tour attraverso le località più rinomate del bel Paese: Genova, Firenze, Roma, Costiera Amalfitana, Puglia. La tappa prefissata per venerdì era, appunto, Venezia. 

L'incidente sul ponte fra Mestre e Venezia

Era sul sedile posteriore di una moto Bmw Gs, guidata dal suo compagno, anche lui un avvocato e insieme stavano raggiungendo la città lagunare quando a un tratto la gomma della moto a contatto con il binario del tram reso scivoloso dalla pioggia ha perso aderenza facendo cadere la due ruote verso destra, dove Fanny ha sbattuto contro il guardrail.

Le reazioni

«Aveva fatto della difesa penale - scrivono i quotidiani locali francesi - il cuore della sua attività ed era diventata molto rapidamente un volto familiare al tribunale di Grenoble». Ieri, a Venezia, sono arrivati i genitori per le pratiche di riconoscimento e il trasferimento della salma in patria. I colleghi francesi in lutto: «Una perdita terribile per tutto il foro di Grenoble», riporta il quotidiano francese news.dayFr. «Fanny Marion era una mano tesa - dice Jean Yves Balestas, presidente dell’ordine degli avvocati di Grenoble - Una mano tesa alle parti in difficoltà che ha aiutato nell’ambito della difesa d’emergenza.

Una mano tesa ai colleghi ai quali ha sempre portato una risposta per trovare una soluzione efficace». «Era una grandissima penalista con un futuro molto luminoso, quel che è accaduto è un vero disastro - riassume Catherine Lanza-Perret, uno dei presidenti del tribunale penale di Grenoble che, a nome dei magistrati della sezione penale del tribunale giudiziario - Ha lavorato molto sui suoi fascicoli e ci ha costretto a essere migliori perché ha trovato qualcosa che ci faceva riflettere. Siamo sotto shock, Fanny ci mancherà moltissimo. Era un vento di franchezza e competenza».

News.dayFr riporta anche il cordoglio del pubblico ministero di Grenoble Éric Vaillant: «Lei era uno dei nostri grandi avvocati penalisti, abituata alle udienze di comparizione immediate. I magistrati della Procura hanno lavorato quotidianamente con lei e il nostro dolore è immenso. Avendola vista molto spesso in tribunale, posso dire che era piena di vita, di entusiasmo, che era combattiva e non si lasciava mai andare nell’interesse della difesa e dei suoi clienti. Mi ha messo in difficoltà più di una volta, sapeva sempre trovare l’argomento decisivo. Mi chiedevo sempre: “Ma come fa?” Ti costringeva a dare il meglio. L’intero sistema giudiziario di Grenoble è in lutto».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Agosto 2023, 18:16
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