«Non siete soli, ricostruire è un’esigenza nazionale»

Il presidente nelle zone alluvionate: «Imperativo fare presto»

«Non siete soli, ricostruire è un’esigenza nazionale»

di Alessandra Severini

Un grazie a tutti i volontari e al loro infaticabile lavoro, il sostegno alla popolazione e il monito alla politica e alle istituzioni locali. Il presidente Mattarella visita le zone alluvionate della Romagna e incontra soprattutto chi da giorni sta combattendo per risollevare una terra duramente provata. Quella del presidente è la gratitudine dello Stato per le centinaia di ragazzi che sono scesi in strada per pulire il fango, per gli agricoltori che hanno permesso all’acqua di inondare i loro terreni per salvare la città di Ravenna, per i tanti che hanno salvato altre vite.

Il Capo dello Stato ha sorvolato in elicottero la zona di Modigliana, poi è stato a Forlì, a Cesena, a Ravenna. I volontari gli hanno regalato un giubbotto arancione: «Non ho parole per ringraziarvi. Quello che avete fatto è un esempio di solidarietà e di impegno comune e generosa disponibilità», ha detto loro il Capo dello Stato. Accolto ovunque da applausi e sorrisi, a Cesena Mattarella ha conosciuto Alessandro Muratori, che con la sua canoa ha salvato una famiglia nella casa piena d’acqua; a Ravenna ha incontrato uno dei responsabili delle cooperative agricole che, permettendo l’inondazione delle loro terre, hanno contribuito a evitare che l’alluvione avesse dimensioni ancora superiori andando a minacciare il centro storico, a Lugo ha stretto la mano a Giuseppe Parmiani, 93 anni, che ha consentito alla demolizione della sua casa per far ripristinare un argine.

Ma non c’è solo il grazie ai volontari nella presenza del Capo dello Stato in queste terre.

C’è anche l’impegno e l’esortazione a fare presto: «Tutta l’Italia vi è vicina. Non resterete soli. La ricostruzione è un’esigenza nazionale». Mattarella sa che non c’è un minuto da perdere perché “questo è un territorio di grande importanza per l’Italia” e dunque la ripartenza deve essere «veloce, immediata, senza pause». Lui stesso, ha garantito controllerà che «a fari spenti, a riflettori appannati dopo l’emergenza, si continui con la medesima attenzione».

Non è mancata una piccola polemica a distanza. «Peccato che oggi non ci sia nessuno del governo a illustrare al Capo dello Stato le criticità, nessuno è stato invitato» ha detto pungente il ministro della Protezione civile Nello Musumeci. Una dichiarazione che il Quirinale non ha gradito molto come appare evidente nella gelida risposta affidata ad una nota stampa: «Il presidente della Repubblica nelle visite nei territori italiani non impone la presenza di esponenti del governo. Essa, peraltro, è sempre gradita dal presidente Mattarella».

riproduzione riservata ®


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Maggio 2023, 06:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA