Non si è più risvegliata dall'anestesia. In seguito ad un intervento estetico al seno, Mariolina Vargiu, 65 anni, al termine dell'operazione ha perso del tutto conoscenza, costretta a non risvegliarsi per la dose eccessiva di farmaco anestetico che le sarebbe stato somministrato durante l'operazione. Il medico 68enne, titolare e direttore sanitario di una clinica estetica in provincia di Treviso, è stato condannato per lesioni colpose ad un anno e due mesi di carcere, con la sospensione condizionale della pena.
Intervento sbagliato
I fatti risalgono al 2016, quando la donna è entrata in clinica in day surgery, per un intervento estetico al seno, operazione ritenuta di routine per un chirurgo estetico. Finita l'operazione, la paziente è rimasta vittima di una sindrome da allettamento, allora i carabinieri del Nas di Treviso hanno svolto un'accurata indagine sull'accaduto, scoprendo che alla donna sarebbe stata somministrata un'elevata dose di anestetico, tanto da indurla a non risvegliarsi.
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Inchiesta sulla morte
La Procura di Treviso aprì subito un fascicolo di reato nei confronti del chirurgo e dell'anestesista, le cui posizioni, dopo il decesso della donna, avvenuto cinque anni dopo l'intervento, si sono aggravate e per entrambi il reato contestato è diventato omicidio colposo.
Infatti, secondo l'accusa, i soccorsi furono chiamati in ritardo e quando la donna venne portata d'urgenza in ospedale, ormai era in uno stato di coma profondo, a causa dei danni cerebrali subiti, che la costrinsero a vivere allettat il resto dei suoi giorni.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Novembre 2022, 14:00
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