Mentre si discute sul numero posti a tavola per il cenone di Natale e sugli spostamenti tra regioni per incontrare i parenti, l'Organizzazione mondiale della sanità bacchetta l'Europa e alza l'allerta in vista di una possibile terza ondata. Con l'arrivo del vaccino che verrà distribuito in più fasi - non consentendo una veloce immunizzazione di massa - il pericolo è fissato per l'inizio del 2021.
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«Dopo gli errori dell'estate - ha avvertito David Nabarro, inviato speciale dell'Oms - se non si realizzeranno le infrastrutture necessarie per il contrasto al virus avremo una terza ondata all'inizio del prossimo anno». In Europa - ha insistito Nabarro - «si sono allentate le maglie prematuramente dopo l'estate, ed ora i contagi sono di nuovo in aumento. La risposta dell'Europa è stata incompleta».
Riguardo al vaccino, il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Nicola Magrini ha spiegato che «nei primi 3-6 mesi del 2021 non ci sarà comunque una vaccinazione di massa della popolazione». Da Lucia Annunziata su Rai3 Magrini ha indicato l'estate come obiettivo per completare la copertura di tutti i cittadini aggiungendo che «arriveranno anche altri vaccini e probabilmente in tre mesi, da gennaio a marzo, e potremo avere una capacità vaccinale fino a dieci milioni, ma si vedrà dalle disponibilità a gennaio». Sulla sicurezza invece non ha dubbi: «Tutti i vaccini avranno una approvazione europea e successivamente da parte dell'Aifa».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Novembre 2020, 10:51
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