Caro voli, Ryanair: «L'Ue cancellerà il decreto. Così abbandoniamo l'Italia». Schifani: «Spazzatura è vessare i siciliani»

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Il decreto del governo Meloni sul caro voli – che limiterà le tariffe aeree dalla Sicilia e la Sardegna e verso le due isole continua a far discutere. 

La battaglia di Ryanair

«Ridicolo, illegale, interferisce con le leggi del libero mercato secondo le norme Ue. Deve essere cancellato». Lo ha detto l'amministratore delegato della compagnia Ryanair, Eddie Wilson, in una intervista all'ANSA, parlando della parte sul caro voli del decreto del governo che interviene sulle tariffe da e per Sicilia e Sardegna dagli altri aeroporti italiani, sottolineando che «se non verrà cancellato ci sarà un impatto sull'operatività di Ryanair in Italia».

L'incontro con Ryanair

«Ho incontrato stamattina il Ceo di Ryanair, Eddie Wilson, con cui abbiamo stabilito, all'indomani della presentazione delle misure contro il caro-voli, di avviare un costruttivo confronto per raggiungere soluzioni equilibrate per passeggeri e compagnie. Al centro del nostro incontro anche i piani di sviluppo e investimento che Ryanair è pronta a realizzare nel nostro Paese alla luce delle grandi potenzialità di crescita del turismo e del trasporto aereo in occasione di manifestazioni come il Giubileo del 2025, i giochi olimpici Milano-Cortina del 2026 e il Giubileo straordinario del 2033». Così su Twitter il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso. 

L’algoritmo

“Con il secondo intervento – ha aggiunto – vogliamo inibire l’uso di un algoritmo che da una parte profila l’utente con un prezzo diverso, una tipologia che ci appare distorsiva del mercato e inaccettabile. Inoltre, siamo intervenuti sul fenomeno dell’algoritmo che riserva più posti per poi rimetterli sul mercato a prezzi eccessivi, anche questa è una distorsione del mercato”.

Decreto omnibus, dal caro voli ai taxi, dal granchio blu a isolamento Covid e Ponte sullo stretto: tutte le misure

Cosa è il decreto-legge Asset

Il decreto-legge Asset in queste ore sta invadendo i canali dell’informazione italiani. Si tratta di un provvedimento che fa parte dei “decreti Omnibus” approvati in Consiglio dei Ministri e prevede – secondo quanto emerge – misure per contrastare il caro voli, sui taxi, cioè che in alcune circostanze si possono avviare bandi per concedere nuove licenze.

Nel secondo dl vi sono misure riguardanti gli extraprofitti delle banche e altri temi però afferenti alla giustizia.

Cosa prevede

 Il decreto legge entrato in Consiglio dei Ministri vieta di fissare in modo dinamico le tariffe per i cittadini in base al periodo della prenotazione, qualora si presentino tre condizioni: rotta nazionale con le isole, picco di domanda per la stagionalità o durante uno stato di emergenza nazionale, prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori del 200% sopra la tariffa media del volo. 

Viene inoltre considerata "pratica commerciale scorretta" l’utilizzo di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe - da e per le isole, ossia laddove sussistono esigenze di continuità territoriale - basate su attività di profilazione web dell’utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, quando esso comporti un pregiudizio economico. Infine, le compagnie dovranno sempre informare l’utente, per gli acquisti di biglietti online, circa l’utilizzo di strumenti di profilazione.

Quali voli riguarda

L'intervento dovrebbe riguardare principalmente - se non esclusivamente - gli abitanti delle due isole maggiori, Sardegna e Sicilia. "Il decreto interesserà solo i voli da e per le isole come Sardegna e Sicilia e interverrà solo in casi di aumenti superiori al 200% rispetto ai prezzi medi dei voli" spiega Furio Truzzi di Assoutenti che critica il governo per aver lasciato fuori "tutte quelle tratte utilizzate dagli italiani in occasione delle partenze per vacanze estive e festività, sia nazionali (ad esempio i viaggi da nord a sud Italia), sia estere (Grecia, Spagna, capitali europee, ecc.)". 

Wilson, ad Ryanair: «Decreto populista. Come Mosca nel 1917»

«Il decreto del governo è una trovata da pubbliche relazioni, una roba populista. C'hanno provato a Mosca nel 1917». Lo ha detto l'amministratore delegato della compagnia Ryanair, Eddie Wilson, in una intervista a all'ANSA, parlando della parte sul caro voli del decreto del governo che interviene sulle tariffe da e per Sicilia e Sardegna dagli altri aeroporti italiani.

Schifani: «Spazzatura è vessare i siciliani»

«L'ad di Ryanair Wilson spieghi ai milioni di siciliani se non è scandaloso l'atteggiamento di chi approfitta di una situazione di mancata concorrenza, direi quasi di monopolio, per vessare un'intera popolazione con prezzi esorbitanti. 'Spazzaturà, quindi, sono certe condotte che abbiamo segnalato all'Antitrust per ben due volte». Così il governatore siciliano Schifani risponde all'ad di Ryanair Eddie Wilson.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Agosto 2023, 20:02
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