Barman feticista accusato di drogare e violentare le ragazze a casa sua: «Sveglia senza calze, voleva vedere i piedi»

Nel 2020 le ragazze si incontrano e si accorgono di aver avuto la stessa esperienza

Barman feticista accusato di drogare e violentare le ragazze a casa sua: «Sveglia senza calze, voleva vedere i piedi»

di Redazione web

Giallo a Brescia, sei ragazze hanno accusato un noto barman della città lombarda di averle narcotizzate e stuprate. Un'inchiesta per violenza sessuale e sequestro di persona che però è stata archiviata da parte del giudice delle indagini preliminari perché chi accusa non ricorda precisamente nulla.

Nel 2020 alcune di queste ragazze si incontrano e si accorgono di aver avuto la stessa esperienza. C'è poi un dettaglio riportato da tutte le donne: l'uomo era un feticista interessato ai piedi delle presunte vittime.

La denunce

La prima ad aver denunciato è una 38enne che ha conosciuto il 35enne in un bar alla moda della cittadina lombarda. Dopo aver chiacchierato la serata prosegue a casa sua. Dove lui le prepara qualcosa da bere e non appena lei lo assaggia dimentica tutto quello che accade. Anche se la mattina dopo si risveglia senza pantaloni, ma con gli slip e un senso di intontimento.

Un’altra, racconta il Corriere della Sera, ricorda che lui le guardava insistentemente i piedi. E poi più nulla. La mattina si risveglia senza calze e jeans. Una 29enne è quella che ha fornito la testimonianza più ricca di particolari. Va due volte nel monolocale e si sveglia intontita. La terza decide di non bere. Si sveglia nel cuore della notte mentre l’uomo le sta sfilando una calza. «Facevo finta di dormire, sentivo rumori strani», fa mettere a verbale. Quando lui si accorge che lei è sveglia, se ne torna dalla sua parte del letto.

Dopo il loro incontro, di quattro fa circa, le ragazze decidono di denunciare.

Ma a distanza di tanto tempo vere e proprie non ce ne sono. Per questo l’inchiesta viene archiviata. I legali delle vittime si batteranno per ottenere la riapertura delle indagini.


Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Febbraio 2024, 09:57
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