Romeno pestato a sangue e dato alle fiamme: è gravissimo. L'aggressione choc in stazione
La vittima era un agricoltore e viveva da solo, come detto, dopo essere rimasto vedovo nel 2010: il 20 giugno 2013 il presunto assassino, nipote della badante del 75enne, entrò nella casa insieme a uno o più complici, insieme a cui lo legò appropriandosi di denaro ed oggetti preziosi. L'anziano, che presentava una profonda ferita alla nuca provocata da un oggetto contundente, fu rinvenuto senza vita dai figli accorsi nell'abitazione che i malviventi avevano tentato di dare alle fiamme in più punti allo scopo di far sparire ogni traccia, anche del cadavere.
Molestano una ragazza in branco, poi prendono a testate i carabinieri: in manette quattro ventenni
«Oggi è un giorno - ha detto il figlio di Mastrandrea, Vito - che ci ripaga di anni di speranze e attese di assicurare alla giustizia uno degli assassini di mio padre.
Mio padre era una persona che è sempre stata dedita al lavoro e alla famiglia, un agricoltore che si spaccava la schiena ogni giorno per portare il pane a casa, ucciso senza pietà dai suoi aguzzini che gli chiedevano sempre soldi per soddisfare i loro comodi. Mi auguro che adesso trovino gli altri e che buttino la chiave della loro prigione». L'accusa è omicidio, rapina e incendio aggravato: le indagini sono state condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vibo Valentia.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Luglio 2019, 12:37
© RIPRODUZIONE RISERVATA