"Voglio diventare un serial killer": a 13 anni uccide Paula, una ragazzina quattordicenne
di Federica Macagnone
L'omicidio è avvenuto intorno alle 13 di mercoledì. Tamires era uscita da casa e si era diretta all'ascensore al quinto piano del palazzo dove abitava anche il suo assassino: stava per andare a scuola quando è stata afferrata da dietro dal suo killer che prima le ha sbattuto la testa al muro e poi, dopo essersi accorto che non era morta, l'ha accoltellata per dieci volte con estrema ferocia al collo e al petto. A ritrovare il corpo è stata una donna di 50 anni che, sentendo le urla della ragazza, si era precipitata sul pianerottolo: in preda al panico ha iniziato a bussare a tutti gli appartamenti del piano, compreso alla porta della madre che è crollata nel vedere la figlia in una pozza di sangue. «Sono entrata nel panico - ha raccontato la vicina - Non mi sono accorta che era Tamires. Sua madre era disperata».
Non molto distante dal luogo del ritrovamento, il killer, in stato di choc, si era nascosto. Poi, non riuscendo a sopportare il peso del terribile gesto che aveva compiuto, si è diretto a scuola e ha confessato l'omicidio a Cezar Sabino, 57 anni, uno dei professori del Jardim América State College. «È venuto da me e ha detto che doveva parlarmi privatamente - ha raccontato l'insegnante - Stava tremando ed era rosso in faccia. Mi ha detto di chiamare l'ambulanza perché aveva pugnalato una persona nel suo palazzo. Poi mi ha consegnato il coltello avvolto in un panno nero. Ho immediatamente fatto scattare l'allarme e il preside e alcuni colleghi si sono precipitati nell'edificio che si trova vicino alla scuola per tentare di salvare la ragazza. Quando sono arrivati era troppo tardi». Secondo la polizia, il ragazzo aveva pianificato ogni dettaglio: aveva comprato un coltello con cui avrebbe ucciso tre compagni di scuola. Il detective Paulo Ribeiro, della squadra omicidi di Goiania, ha dichiarato che l'aggressore è stato arrestato: «Le telecamere di sicurezza non hanno ripreso l'omicidio, ma mostrano chiaramente come il ragazzo abbia trascinato via Tamires da dentro l'ascensore. Non sappiamo quali siano le ragioni profonde che ci sono dietro a questo crimine».
Il preside ha stabilito che la scuola rimarrà chiusa per una settimana per permettere ai ragazzi di poter superare lo choc. Intanto i compagni di classe hanno ricordato Tamires come una ragazza gentile, studiosa e intelligente. «Aveva un carattere straordinario - ha ricordato un'amica – Non avrebbe mai fatto male a nessuno. Era amata da tutti e ci mancherà. Non meritava che il detsino le riservasse questa fine assurda».
Ultimo aggiornamento: Domenica 27 Agosto 2017, 17:39
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