Tenta di passare il test antidroga con l'urina del cane ma lo stratagemma non funziona: «Modelli non compatibili, immediatamente rilevabili»

Jessica Beatty non voleva sottostare alla richiesta del tribunale della Florida e, per questo motivo, avrebbe cercato di ingannare le autorità

Tenta di passare il test antidroga con l'urina del cane ma lo stratagemma non funziona: «Modelli non compatibili, immediatamente rilevabili»

di Redazione web

La storia di Jessica Beatty ha fatto il giro del web e, in poco tempo, è diventata virale anche sui social. La vicenda riguarda una 42enne residente a Clearwater, in Florida, Stati Uniti, a cui era stato richiesto un test delle urine per verificare che nel suo corpo non fossero presenti sostanze stupefacenti. La donna era già indagata per possesso di droga ma, invece, di collaborare con la legge, si sarebbe ingegnata sostituendo l'urina del cane della zia con la sua. Ecco cos'è successo.

La vicenda 

Come riporta il Daily Star, Jessica Beatty aveva già avuto qualche problemino con la legge perché, più volte, era stata accusata di piccoli reati e, quindi, la sua fedina penale non era intonsa. L'ultimo episodio illegale che la vedeva protagonista, sarebbe stato il possesso di droga e accessori per sostanze stupefacenti e, proprio per questo, il tribunale della Florida aveva richiesto un test antidroga tramite urine.

Stando a quanto riportano le testate locali, Jessica avrebbe prelevato il campione dal cane della zia e lo avrebbe consegnato agli agenti che lo avrebbero spedito in laboratorio. Le analisi, tuttavia, sono risultate molto chiare: non si trattava di urina umana. Quindi, la donna avrebbe confessato di avere escogitato questo piano per non essere "analizzata" e, per questo, il test dovrà essere ripetuto.

La dichiarazione del tribunale recita così: «L'imputato ha ammesso volontariamente di avere un campione di urina fraudolento che intendeva fornire durante il test. L'imputato ha prontamente ammesso di avere raccolto l'urina del cane di sua zia». 

Le parole degli esperti 

L'OHS Health and Safety Services, con sede in California, si è interessato al caso e nel proprio sito web ha scritto: «Se il laboratorio analisi si accorge di qualche anomalia lo segnala subito. L'urina animale è completamente rilevabile». Inoltre, i ricercatori della National Library of Medicine degli Stati Uniti hanno dichiarato ai media locali: «I campioni di urina umana e quelli di urina animale hanno mostrato modelli diversi nel profilo dei metaboliti, ovvero, ci sono caratteristiche che non sono compatibili nei due modelli di urina.

Per questo, in laboratorio si è scoperto facilmente che il campione apparteneva al cane e non alla donna». 


Ultimo aggiornamento: Sabato 20 Gennaio 2024, 08:50
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