Le stringe la mano fino all'ultimo respiro dopo l'incidente: «Le ho detto che era amata, che non era sola mentre stava morendo»

Una donna ha rivelato di aver confortato una ragazza mentre moriva sul ciglio della strada

Le stringe la mano fino all'ultimo respiro dopo l'incidente: «Le ho detto che era amata, che non era sola mentre stava morendo»

di Redazione web

Una giovane donna ha rivelato di aver trascorso gli ultimi istanti di vita di una ragazza confortandola dopo essere stata la prima ad arrivare sulla scena di un incidente stradale frontale. Il racconto straziante, condiviso sui social, ha conquistato tutti: «La ragazza aveva più o meno la mia età, era incosciente, ho fatto il possibile per aiutarla, ma alla fine ho solo potuto stringerle le mano e dirle addio».

Con queste parole è iniziato un racconto di speranza, ma anche di richiesta di aiuto su come elaborare questo tipo di traumi: ma scopriamo insieme cos'è successo.


«Ho sposato il mio migliore amico per la promessa che ci siamo fatti da bambini. Oggi abbiamo tre figli»

Un solo graffio sul pavimento della casa in affitto, proprietario chiede 1.000 euro di risarcimento: «Vuole rifarlo tutto»

 

Il racconto dell'incidente

«C’è stata una collisione frontale - ha raccontato la donna su Reddit, come riporta The Mirror -, su un’autostrada, tra due auto che viaggiavano ad alta velocità. Parti di automobili sono volate a 70 metri di distanza. Abbiamo evitato di essere colpiti da una ruota che si è staccata. Io e mio marito eravamo le prime persone sulla scena. Ferite orribili e sangue ovunque». La scena descritta dalla donna ha fatto rabbrividire gli utenti. Essere presenti negli ultimi attimi di vita di uno sconosciuto e sentirsi impotenti sono i sentimenti che si percepivano dal post.

La donna ha poi spiegato che i paramedici sono arrivati "tardi", erano visibilmente in difficoltà, non sapevano come comportarsi e hanno capito subito che si trattava di un incidente grave:  «Le ho tenuto la mano, le ho detto che era amata, che non era sola, e che sarei rimasta finché non avesse ottenuto l'aiuto di cui aveva bisogno. Sapere che l'udito è l'ultima cosa che una persona perde mi ha dato l'impulso di confortarla come potevo, con le parole. Nel giro di pochi minuti il ​battito del cuore non si sentiva più sul polso. Proprio così, ho visto la vita lasciare gli occhi di qualcuno. Vorrei poter dire alla famiglia che non era sola».

Gli utenti hanno risposto che elaborare un lutto del genere è una cosa difficile, ma che attraverso un percorso di psicoterapia è possibile capire che non si hanno responsabilità e che il comportamento descritto dalla protagonista della vicenda era il migliore che si potesse adottare in una circostanza del genere, per quanto traumatico e doloroso.


Ultimo aggiornamento: Domenica 15 Ottobre 2023, 15:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA