Pugnalato ad agosto negli Stati Uniti, lo scrittore britannico Salman Rushdie ha perso la vista e l'uso di una mano. A riferirlo è stato il suo agente al quotidiano spagnolo El Pais. «Ha perso la vista da un occhio. Ha riportato tre gravi ferite al collo. È disabile a una mano perché i nervi del suo braccio sono stati recisi. E ha altre 15 ferite al torace e al torace».
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La denuncia
La denuncia arriva da Andrew Wylie, agente di Salman Rushdie che, in un'intervista a El Pais ha aggiunto: «Le sue ferite erano molto profonde. È stato un attacco brutale ma vivrà». Per la prima volta, dunque, a distanza di mesi dall'aggressione subita, il mondo scopre le reali condizioni di salute dello scrittore, anche se non è chiaro se sia ancora in ospedale o sia stato dimesso.
L'aggressione
Il 75enne Rushdie, che aveva ricevuto minacce di morte dall'Iran negli anni '80 dopo la fatwa di Khomeini per il suo libro «Versetti satanici», era stato aggredito mentre era sul palco per fare un discorso sulla libertà artistica alla Chautauqua Institution, il 12 agosto scorso. L'attentatore, il 24enne Hadi Matar, si è dichiarato non colpevole e ha sostenuto di aver tentato di uccidere lo scrittore perché ha attaccato l'Islam.
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 14:48
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