Coronavirus, studenti italiani bloccati in Spagna: «Due avrebbero la febbre, hanno lasciato 20 ragazzi per strada. Aiutateci»
di Silvia Natella
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Sono tante le difficoltà che i connazionali bloccati all'estero devono affrontare quotidianamente in questo periodo. Ieri, 26 marzo, i ragazzi hanno lasciato le città in cui stavano facendo l'Erasmus per raggiungere Barcellona, ma in Catalogna non hanno un posto dove andare. «Hanno bloccato i nostri amici perché avevano la febbre con il termometro del medico di bordo. Uno aveva 37, 5 gradi e l’altro 37,7», dicono nel filmato pubblicato su Facebook.
In un secondo tentativo, dopo soli 10 minuti, la febbre è risultata più alta: «Uno aveva 37, 8 e l’altro 38». A parlare sono in tanti, tutti partiti in fretta e furia dopo aver sentito che dopo il 26 non partiranno più navi per l’Italia dalla Spagna. È sera, i volti sono in primo piano e indossano una mascherina. «I ragazzi - si sente nel video - stanno benissimo, ci hanno lasciati qui senza chiamare nessuno. Ci siamo noi mossi e abbiamo chiamato sia la polizia sia l'ambulanza. Abbiamo chiesto al medico di riprovare la temperatura, magari fuori perché dentro era caldo, e loro non avevano la febbre».
Poi la polemica e l'appello: «Hanno lasciato venti ragazzi a morire di freddo in mezzo alla strada perché nessuno di noi ha una casa qui. Non sappiamo dove andare, non ci hanno indicato un hotel o un posto. L'unica cosa che vi chiediamo è di fare girare questo video per capire quanto lo Stato italiano è vicino ai suoi cittadini e quanto è incopetente la compagnia che cerca di rimpatriare gli italiani. Questa è la solidarietà di cui ci hanno parlato in questi giorni. La polizia ci dava piena ragione. Rendete virale questo video e fateci tornare a casa. L'unica solidarietà l'abbiamo avuta noi perché non abbiamo lasciato soli i nostri compagni. Qui la situazione sta diventando peggiore dell'Italia».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Marzo 2020, 22:48
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