Infezione in carcere, alla detenuta asportano una parte di testa: un milione di euro di risarcimento

Più volte la donna ha richiesto assistenza medica a causa della crescita dell'ascesso, che ha raggiunto nel corso dei mesi le dimensioni di una palla da softball

Infezione in carcere, alla detenuta asportano una parte di testa: un milione di euro di risarcimento

di Hylia Rossi

Per quanto si possa essere colpevoli di un crimine, è comunque necessario assicurare a chiunque l'assistenza sanitaria di cui si ha bisogno, dunque un errore da parte dello staff medico è tale anche quando sono dei detenuti a pagarne le conseguenze. 

Non solo il fatto di essere in prigione è già parte del "pagamento" per il crimine commesso, ma a causa delle limitazioni alle proprie libertà non si può neanche scegliere di sentire un secondo parere rispetto a un problema di salute e ciò fa si che la responsabilità del reparto medico nelle carceri debba assicurare un servizio attento. 

Ciò non è successo a Cassiopia Rhoads, una detenuta della prigione della contea di Aiken nella Carolina del Sud, a cui hanno asportato una parte del cranio in seguito a un'infezione non trattata correttamente, secondo quanto riportato da TheMessenger.

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L'infezione ossea e il risarcimento

La donna ha fatto causa all'Ufficio dello sceriffo della contea di Aiken, responsabile del carcere in cui è detenuta, affermando che lo staff medico aveva fallito nel considerare i sintomi per giungere ad una giusta diagnosi. 

Nel maggio del 2019 Cassiopia ha cominciato a lamentare dei dolori associati a un'infezione e col passare del tempo, confermano le altre detenute, la forma della sua testa ha cominciato a cambiare a causa della malattia. 

Più volte la donna ha richiesto assistenza medica in seguito alla preoccupante crescita dell'ascesso, che ha raggiunto nel corso dei mesi le dimensioni di una palla da softball.

Tutto ciò che le è stato concesso sono stati antibiotici e antidolorifici, che non riuscivano a risolvere il problema. Per questo, Cassiopia ha continuato a presentare reclami medici. 

«Giorno dopo giorno, nessuno ha alzato un dito per aiutarla», afferma Brink Hinson, il suo avvocato. A quanto pare, le infermiere del carcere credevano che fosse lei stessa a essersi causata le ferite. 

Quando la detenuta ha sviluppato febbre e vomito e, infine, è svenuta, è stata portata in ospedale, dove le è stata diagnosticata una sepsi dovuta a un'infezione ossea. Poco dopo, la donna ha subito un intervento chirurgico per rimuovere una parte del cranio e curare l'ascesso, il che è risultato in una spesa medica di circa 350mila euro. 

La giuria si è infine espressa in favore della detenuta e le è stato assicurato un risarcimento di poco meno di un milione di euro. Tuttavia, l'ufficio dello sceriffo intende presentare l'appello. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Novembre 2023, 10:40
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