Coronavirus, dalla Mecca ai ciliegi giapponesi: la paura cancella i mega eventi mondiali

Coronavirus, dalla Mecca ai ciliegi giapponesi: la paura cancella i mega eventi mondiali

di Nico Riva
Il Coronavirus si infrange come uno tsunami sugli eventi internazionali. Dal Giappone agli Usa, dal Medio Oriente all’Europa, l’epidemia fa correre ai ripari governi, aziende, artisti e istituzioni religiose, costringendo a cancellare i maggiori appuntamenti del 2020. 

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LA MECCA OFF LIMITS. Dopo il primo caso di Covid-19, l’Arabia Saudita sospende l’Umrah, il “pellegrinaggio minore” che si tiene tutto l’anno. Milioni di fedeli non potranno dunque recarsi nelle sacre città di La Mecca e Medina, fino a nuovo ordine. 

NATIVITÀ BLINDATA. 4 casi sospetti portano la Palestina a chiudere per 14 giorni le chiese e le moschee nei governatorati di Betlemme e Gerico, compresa la Basilica della Natività. 

SOL CALANTE. In Giappone è in atto un effetto domino sui grandi raduni. Mentre si valuta se bloccare le Olimpiadi, si sospende di tutto. La decisione più sofferta per il Paese del Sol Levante è la cancellazione dei Festival dei ciliegi in fiore a Tokyo e ad Osaka. Sono fra le attrazioni nipponiche più apprezzate e famose in tutto il mondo, ma il Coronavirus si è preso pure loro. Salta poi la cerimonia per il nono anniversario del disastro di Fukushima del 2011, e il grande torneo primaverile di Sumo si terrà senza spettatori per la prima volta nella storia giapponese. 

USA OFFLINE. Gli Stati Uniti non se la passano meglio. Facebook e Google cancellano le loro conferenze annuali; California, Florida e Washington dichiarano lo stato d’emergenza e artisti come Green Day, Avril Lavigne e Mariah Carey rinviano i loro concerti. Perfino James Bond alza la bandiera bianca: l’uscita del nuovo film di 007 No time to die slitta a novembre.

LANCETTE FERME. L’Europa non è rimasta immune. A Londra, niente Fiera del Libro: appuntamento rinviato direttamente al 2021. La Svizzera annulla Baselworld, la fiera di orologi e gioielli più grande del mondo. Stesso destino per il Salone dell’Auto di Ginevra.

PARIGI. Dalla religione allo sport, passando per arte e cultura, la lista di eventi saltati e attrazioni chiuse si allunga quotidianamente, per limitare le concentrazioni di persone e ridurre i contagi. Ma è rimasto qualcosa ancora in piedi. Mercoledì, dopo tre giorni di sospensione, ha riaperto al pubblico il Louvre, con specifiche misure di sicurezza.
 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Marzo 2020, 07:36
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