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Niente ritorno alla normalità dunque per la Corea del Sud, che era stata un modello e sembrava essere uscita dall’emergenza. La decisione di non riaprire le scuole è stata annunciata dal viceministro dell'Educazione Park Baeg-Beom ed è maturata dopo un ciclo di consultazioni con le autorità sanitarie alla luce del rialzo delle infezioni da Covid-19 degli ultimi giorni, alimentate dal super diffusore 29enne.
Il ragazzo, in una sola notte, era entrato in cinque bar e locali del quartiere Itaewon della capitale sudcoreana, infettando in un colpo solo oltre 30 persone.
La catena dei contatti è stata ricostruita grazie alla app per il social tracking, oltre che con le transazioni della sua carta di credito e i video delle telecamere a circuito chiuso: a rischio contagio in totale ci sarebbero oltre 7mila persone.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Maggio 2020, 14:36
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