Aristocratica inglese accusata di aver ucciso la figlia di due mesi: le immagini mentre riempie di benzina una bottiglia. «Volevo cremare Victoria»

La neonata è stata rinvenuta priva di vita lo scorso marzo all'interno di un bosco, avvolta in una busta di plastica. I suoi genitori vivevano in una tenda, ma lei era ricchissima

Aristocratica inglese accusata di aver ucciso la figlia di due mesi: le immagini mentre riempie di benzina una bottiglia. «Volevo cremare Victoria»

di Paolo Travisi

La storia di Constance Marten, aristocratica inglese, ed il suo compagno Mark Gordon, ha letteralmente scioccato il Regno Unito, quando lo scorso marzo furono rinvenuti i resti di una neonata di appena due mesi in una busta di plastica all'interno di un capanno dismesso in un bosco. Si trattava di Victoria, la figlia che la donna ha avuto con l'uomo, un americano che ha scontato una pena di 20 anni di reclusione in Florida per violenza sessuale commessa quando aveva appena 14 anni. La coppia era stata fermata dalla polizia a Brighton, e poi entrambi furono arrestati per omicidio colposo.

Processo complicato

Da allora si sta consumando il processo nei confronti della coppia, e proprio in queste ore nell'aula di giustizia britannica è stato mostrato un filmato che si riferisce al 12 gennio dello scorso anno, in cui si vide la facoltosa donna inglese, che appartiene ad una famiglia molto ricca, riempire una bottiglia con della benzina. Le riprese mostrerebbero la 36enne, con una felpa e cappuccio in testa, mentre entra nel negozio della stazione di servizio e compra bevande e dolci.

Immagini inquietanti

I due vivevano all'aperto, in una tenda e si spostavano in Inghilterra per evitare che la bambina venisse tolta loro, come era accaduto con i 4 figli precedenti della donna.

Le immagini di Constance Marten che riempie la bottiglia con del carburante, sono state mostrate in tribunale durante il processo, poiché la 36enne aveva detto alla polizia dell'intenzione di cremare il neonato dopo aver scoperto la sua morte, ma durante il processo ha cambiato idea e negato di averlo detto.

Testimonianza choc

Una donna, ascoltata in tribunale, ha svelato di aver sentito per ben due notti, il pianto di un neonato, tra l'una e le tre di notte, per quasi un'ora. «Ero addormentata, ma il pianto mi ha svegliato. Due notti di seguito», ha detto alla giuria a cui ha raccontato di aver visto due persone, un uomo ed una donna, muoversi tra i cespugli, mentre nascondevano qualcosa sotto il cappotto.


Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Febbraio 2024, 16:33
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