Anche il vaccino Janssen (Johnson&Johnson), a vettore virale come Astrazeneca, verrà studiato con attenzione dall'Ema per la segnalazione dei casi di trombosi. L’Ema sta studiando eventi tromboembolici rari post vaccinazione segnalati anche per composto monodose, sviluppato negli Stati Uniti.
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Recentemente per il vaccino è arrivata l'autorizzazione anche in Europa, ma dopo quanto accaduto con Astrazeneca l'Ema ha deciso di fare controlli più approfonditi in merito. Gli esperti hanno avviato una revisione del segnale di sicurezza relativo al vaccino per valutare le segnalazioni di eventi tromboembolici. Per ora sono stati segnalati 4 casi rari di trombosi negli Usa, una percentuale molto bassa, proprio come per Astrazenca.
Per quanto riguarda il vaccino Janssen, «un caso si è verificato durante un trial clinico e 3 casi durante il lancio del vaccino negli Stati Uniti. Uno di questi è stato fatale». Non è chiaro se ci sia una correlazione tra le due cose, per questo è stato stabilito di fare controlli ed esami più approfonditi. La valutazione in questione stabilirà se fare un aggiornamento delle informazioni sul prodotto che verranno comunicate al più presto.
LA POSIZIONE DELL'AZIENDA
«Siamo al corrente del fatto che eventi tromboembolici, inclusi quelli con trombocitopenia, sono stati riportati per tutti i vaccini contro il Covid-19.
«È importante - ricorda Johnson & Johnson - che le persone che ricevono qualsiasi vaccino contro il Covid-19 cerchino immediatamente assistenza medica se manifestano i seguenti sintomi: respiro corto, dolore al petto, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente, sintomi neurologici, tra cui mal di testa grave e persistente o visione offuscata, piccole macchie di sangue sotto la pelle oltre il sito di iniezione, ecchimosi facili o eccessive
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Novembre 2021, 11:51
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