Sotto l'Albero di Natale il set per i cocktail
di Nicole Cavazzuti
In un buon set casalingo non può mancare lo shaker, di cui esistono vari modelli. Il più facile da usare è senza dubbio il cobbler shaker, detto anche shaker continentale o tradizionale, brevettato a New York nel 1871 e composto da una parte inferiore in acciaio, vetro o plastica, in cui vengono versati gli ingredienti e il ghiaccio, da un coperchio traforato che permette di trattenere il ghiaccio quando viene versato il cocktail nel bicchiere e infine da un piccolo tappo che si utilizza quando il drink viene shakerato. Meglio di metallo, che di vetro: non solo è più resistente, ma raffredda di più. Indispensabile per preparare i cocktail pestati come la Caipirinha è poi il muddler (pestello). Prendetelo in plastica o in acciaio, perché il legno tende a conservare a lungo gli odori.
Per un appassionato di cocktail, inoltre, il bicchiere è essenziale: oltre alla coppetta cocktail, ricordatevi che in miscelazione si usano i flûte e i bicchieri di forma cilindrica o tronca conica, ovvero il tumbler basso (8-9 centimetri di altezza per 8 di diametro) e il tumbler alto, che può essere di diverse misure ma in genere è alto tra i 12 e i 15 centimetri. Infine, pratico è il barspoon, il cucchiaio lungo per miscelare gli ingredienti nel bicchiere o nel mixing glass.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Dicembre 2018, 09:23
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