Newey, addio ufficiale alla Red Bull: «Tempo di nuove sfide». Ferrari ci prova: incontro con Vasseur a Londra, accordo vicino?

Separazione dal 2025, con l'ingegnere artefice dei record della scuderia che potrebbe presto unirsi a quella di Maranello. Rivoluzionando completamente le gerarchie

Newey, addio ufficiale alla Red Bull: «Tempo di nuove sfide». Ferrari ci prova: incontro con Vasseur a Londra, accordo vicino?

di Marco Prestisimone

Sette titoli piloti, sei costruttori, tra il 2006 e il 2023. Con questo bottino - in attesa di vedere che ne sarà della stagione in corso - si chiude l'era di Adrian Newey alla Red Bull. La scuderia ha comunicato l'addio ufficiale del genio inglese, il vero artefice della monoposto che ha monopolizzato gli ultimi anni di Formula 1. La separazione avverrà nel primo trimestre del 2025: la Red Bull precisa che Newey si ritirerà dai compiti di progettazione della Formula 1 per dedicarsi allo sviluppo finale e sulla consegna della prima hypercar della Red Bull, la RB17.

Il comunicato ufficiale

«Oracle Red Bull Racing annuncia oggi che il Chief Technical Officer Adrian Newey lascerà il Red Bull Technology Group nel primo trimestre del 2025 - si legge nella nota ufficiale -. Il capo ingegneristico lascerà i compiti di progettazione della Formula 1 per concentrarsi sullo sviluppo finale e sulla consegna della prima hypercar della Red Bull, l'attesissima RB17. Rimarrà coinvolto e impegnato in questo entusiasmante progetto fino al suo completamento. Da quando è entrato a far parte della Red Bull Racing nel 2006, la visione e la leadership tecnica di Adrian sono state determinanti per il team e il gruppo nel raggiungimento di sette titoli di campionato piloti di F1 e sei titoli costruttori, per un totale di 118 vittorie e 101 pole. Adrian Newey, Chief Technical Officer di Oracle Red Bull Racing, ha dichiarato: «Fin da quando ero ragazzino, volevo diventare un progettista di auto veloci.

Il mio sogno era diventare un ingegnere in Formula 1 e ho avuto la fortuna di trasformare quel sogno in realtà. Per quasi due decenni è stato un grande onore per me aver giocato un ruolo chiave nel progresso della Red Bull Racing, da esordiente a Team plurivincitore. Tuttavia, sento che ora è il momento opportuno per passare il testimone ad altri e per cercare nuove sfide per me stesso. Nel frattempo, le fasi finali dello sviluppo di RB17 sono alle porte, quindi per il resto del mio tempo con il team la mia attenzione sarà concentrata su questo. Vorrei ringraziare le tante persone straordinarie con cui ho lavorato alla Red Bull nel nostro viaggio negli ultimi 18 anni per il loro talento, dedizione e duro lavoro. È stato un vero privilegio e sono fiducioso che il team di ingegneri sia ben preparato per il lavoro che porterà all'evoluzione finale della vettura».

I motivi della rottura

La rottura era già nell'aria da diverse settimane e affonda le radici nel caso Horner, il team principal della Red Bull, accusato di «comportamento inappropriato» nei confronti di una dipendente (poi scagionato). Una faida interna che ha aperto una vera e propria spaccatura nel team, con Newey che ha deciso di lasciare da subito la scuderia. E mettere in piedi già il suo futuro, che i tifosi della Ferrari sognano proprio a Maranello.

Ferrari nel futuro di Newey?

Già, perché la scuderia del cavallino si sarebbe mossa per prima per arrivare a Newey e ribaltare una gerarchia ormai cristallizzata da anni. Perché inevitabilmente l'addio di Newey indebolisce la Red Bull e, in caso di approdo in Ferrari, rischia di cambiare completamente le carte in tavola. Il genio progettista avrebbe incontrato Vasseur a Londra e l'annuncio del suo arrivo in Ferrari sarebbe imminente. Magari proprio dopo il grand premio di Miami. Dal 2025 Newey a Maranello troverebbe Lewis Hamilton e Charles Leclerc: un dream team inimmaginabile fino a pochi mesi fa. La speranza è che possano interrompere un digiuno che dura dal 2007, l'anno dell'ultima vittoria in un Mondiale della Rossa con Raikkonen. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Maggio 2024, 12:01
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