Vaccini obbligatori per le iscrizioni a scuola, giallo sulla legge.
Annuncio Lorenzin, Palazzo Chigi frena: "Non ci sarà domani"

Vaccini obbligatori per le iscrizioni a scuola, giallo sulla legge. Annuncio Lorenzin, Palazzo Chigi frena: "Non ci sarà domani"

di Mario Fabbroni

Niente iscrizione a scuola senza l'ok preventivo in base alla verifica del libretto con le vaccinazioni. Ma il testo della nuova legge - annunciato in anteprima dal ministro della salute Beatrice Lorenzin - non sarà domani tra quelli in agenda a Palazzo Chigi. Il clamoroso dietrofront crea imbarazzo, specie dopo che la nuova normativa in arrivo dopo 18 anni era stata data praticamente per certa. Invece stanno prevalendo le perplessità, probabilmente fomentate dal ministro dell'Istruzione, che ha il timore che venga leso il diritto all'accesso alla scuola.  

I nuovi vaccini che saranno obbligatori

Invece, nelle intenzioni della Lorenzin, rispetto a 18 anni fa l'area delle vaccinazioni sarebbe diventata molto più ampia nel senso che dovrebbe definitivamente superato il dilemma (per i genitori) tra vaccinazioni obbligatorie e vaccinazioni consigliate. La ministra aveva infatti dichiarato: "Tutte le vaccinazioni che sono nel piano vaccinale approvato nei Livelli essenziali di assistenza sono necessarie per la salute delle persone, poi ce ne saranno un gruppo che saranno obbligatorie per l'accesso alla scuola dell'obbligo.



E ora che succede? L'ok definitivo (che sembrava eliminare anche la discrezionalità delle Regioni su tale specifica materia) non arriverà. Nel frattempo il Piemonte introdurrà l'obbligo dei vaccini per i bambini che frequentano gli asili nido e le materne. L'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, che è anche coordinatore di tutti gli assessori alla Sanità nella Conferenza delle Regioni, lo ha infatti proposto oggi in Consiglio regionale durante la seduta congiunta delle Commissioni Sanità e Istruzione, riunite per esaminare le proposte di legge depositate sugli obblighi vaccinali nelle scuole nella fascia di età 0-3 anni.

Oltre che nel governo, la materia mette in fibrillazione anche il Parlamento: eppure il senatore del Pd, Stefano Esposito, annuncia di aver già "predisposto un'integrazione allo stesso disegno di legge perché vengano inserite come obbligatorie anche le vaccinazioni raccomandate, come quella contro il morbillo. Inoltre, presenterò un ulteriore emendamento perché l'obbligo di vaccinazione sia esteso anche a tutti gli operatori sanitari".



L'obbligo di vaccinarsi per poter essere iscritto a scuola decadde nel 1999, dopo che per oltre trent'anni era stato invece indispensabile per l'iscrizione. Oggi è possibile frequentare la scuola anche senza essere vaccinati ma l'accordo già raggiunto tra ministero e Regioni punta a reintrodurre con una legge nazionale l'obbligatorietà delle vaccinazioni per l'iscrizione alla scuola materna su tutto il territorio nazionale a tutela della salute della popolazione.
L'Emilia Romagna è stata la prima Regione ad aver varato una legge sull'obbligatorietà delle vaccinazioni per poter
frequentare gli asili nido. Successivamente, anche il comune di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Toscana hanno varato un provvedimento che rende obbligatoria la vaccinazione dei bambini per l'iscrizione agli asili comunali e convenzionati. La norma attuale prevede che se il certificato di vaccinazione non viene presentato, i bambini sono comunque ammessi alla scuola dell'obbligo e agli esami.

 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Maggio 2017, 18:03
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