Cibo e sostenibilità, ecco il premio di Barilla per giornalisti e blogger

Cibo e sostenibilità, ecco il premio di Barilla per giornalisti e blogger
E’ la dieta Mediterranea uno dei modelli alimentari migliori per prendersi cura della propria salute e anche dell’ambiente, tanto da poter essere definito come una sorta di “elisir di lunga vita”. Uno studio scientifico ha mostrato che scegliere questa dieta può incidere in maniera determinante anche sulla longevità, con un impatto che può essere paragonabile a quello che si osserva tra fumatori e non fumatori. Insomma,un’alta aderenza a questa dieta, rispetto a chi adotta altri modelli alimentari, può tradursi in circa 4,5 anni[1]di aspettativa di vita in più,permettendoallo stesso tempodi ridurre anche il nostro impatto ambientale. La Doppia Piramide Alimentare Ambientale è il modello elaborato dal Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN), presentato alla seconda edizione del Festival del Giornalismo Alimentare di Torino, che affianca alla classica piramide alimentare (i cui principi coincidono con quelli della dieta mediterranea) una nuova piramide (capovolta) “ambientale” nella quale gli alimenti vengono classificati in base alla loro impronta ecologica (Ecological Footprint), ossia l’impatto che la loro produzione può avere sull’ambiente.E al Festival di Torino si parlerà anche dell’importanza che i media hanno nella diffusione di informazioni che riguardano l’impatto che le scelte alimentari che compiamo hanno sull’ambiente, oltre che sulla salute. A questo argomento la Fondazione BCFN ha dedicato ilFood Sustainability Media Award ( www.goodfoodmediaaward.org), un premio – organizzato in collaborazione con la Fondazione Thomson Reuters - destinato a giornalisti, blogger, freelance e singoli individui che vogliono presentare (entro il 31 maggio) i propri lavori, sia inediti che già pubblicati, per far luce sui paradossi del sistema alimentare e proporre soluzioni concrete per combatterli.
 
La Fondazione BCFN lavora da sempre per diffondere una cultura dell’alimentazione che tenga conto sia di ciò che fa bene alla nostra salute sia di ciò che rispetta il nostro Pianeta. Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi,BCFN presenta alla seconda edizione del Festival del Giornalismo Alimentare di Torino ilFood Sustainability Media Award (www.goodfoodmediaaward.org), un premio – organizzato insieme alla Fondazione Thomson Reuters - destinato a giornalisti, blogger, freelance e singoli individui che vogliono presentare i propri lavori, sia inediti che già pubblicati, legati alla sicurezza alimentare, alla sostenibilità, all’agricoltura e alla nutrizione. Saranno accettati, fino al31 di maggioarticoli, video e foto che puntano a far luce sui paradossi del sistema alimentare, denunciando e proponendo soluzioni per combattere la coesistenza di fame e obesità, lo spreco alimentare e lo sfruttamento della Terra.
 
“Questo premio nasce per mantenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica e punta a far luce sui paradossi del sistema alimentare, ma anche a valorizzare chi propone soluzioni per contrastarela coesistenza di fame e obesità, lo spreco alimentare e lo sfruttamento della Terra. Perché solo dando visibilità a questi temi potremo vincere le sfide che ci aspettano da qui ai prossimi anni e perché se riusciremo a far passare un messaggio semplice come “mangiare meglio, mangiare meno, mangiare tutti” riusciremo anche a fare passi in avanti concreti per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti” ha spiegatoElena Cadel di BCFN, intervenendo alle tavole rotonde del Festival del Giornalismo Alimentare di Torino.
 
Il premio si propone di focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica e stimolare il dibattito sulla questione della sostenibilità alimentare, coinvolgendo un’audience ampia e internazionale. In particolare, il Food Sustainability Media Award si propone di far luce su tre paradossi che interessano il sistema alimentare mondiale:
•       Fame vs obesità – perché per ogni persona malnutrita nel mondo ce ne sono due che sono obese o sovrappeso
•       Cibo vs Carburante – perché un terzo del raccolto di cereali viene utilizzato per dare da mangiare agli animali o per produrre i biocarburanti, nonostante il problema della fame e della malnutrizione
•       Spreco vs Fame – perché ogni giorno vengono sprecati 1.3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile, quattro volte la quantità necessaria a sfamare 795 milioni di persone malnutrite in tutto il mondo


GLI APPUNTAMENTI AL FESTIVAL DEL GIORNALISMO In occasione della seconda edizione del Festival del Giornalismo Alimentare di Torino la Fondazione Barilla Center for Food and Nutritionsarà presente in tre momenti coi suoi esperti e partner per parlare di FoodSustainability Media Awarde della nuova edizione della “Doppia Piramide Alimentare Ambientale”.
Due appuntamentisaranno dedicati al FoodSustainability Media Award (www.goodfoodmediaaward.org), ilnuovo premio realizzato in collaborazione dalla Fondazione Barilla con la Fondazione Thomson Reuters, rivolto a giornalisti, blogger, freelance e singoli individui che vogliono presentare i propri lavori, sia inediti che già pubblicati, che puntano a far luce sui paradossi del sistema alimentare e propongono soluzioni per combattere la coesistenza di fame e obesità, lo spreco alimentare e lo sfruttamento della Terra.
 
Giovedì, 23 Febbraio 2016,ore 9.30
Presso l’Auditorium Vivaldi, Piazza Carlo Alberto 3, Torino
Nel corso dell’incontro
“Si fa presto a dire «sostenibile». Impatto ambientale e sprechi nella filiera agroalimentare”
Parteciperà:
Belinda GoldsmithDirettrice Thomson Reuters Foundation
 
Ore 18.10
Nel corso dell’incontro
“Ti dico se fa bene. Informare sulla corretta alimentazione, dalla stampa scientifica al grande pubblico”
Parteciperà:
Elena CadelMedia Relations Barilla Center for Food and Nutrition
 
Ma al Festival del Giornalismo Alimentare di Torino, la Fondazione Barilla presenterà – in un terzo appuntamento - anche la nuova edizione della “Doppia Piramide Alimentare Ambientale”, che affianca alla classica piramide alimentare (i cui principi coincidono con quelli della dieta mediterranea) la nuova piramide (capovolta) “ambientale” nella quale gli alimenti vengono classificati in base alla loro impronta ecologica, ossia l’impatto che la loro produzione può avere sull’ambiente.
Venerdì, 24 Febbraio, ore 9.00
Presso l’Auditorium Vivaldi, Piazza Carlo Alberto 3, Torino  
Nel corso dell’incontro
“Gli alimenti per il cuore curano anche il Pianeta? Dalla dieta mediterranea agli Omega 3: benefici sociali e impronta ecologica”
Parteciperà:
Katarzyna Dembska Ricercatrice Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Febbraio 2017, 12:00
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