Salvini plaude al no di Berlusconi alle larghe alleanze con Renzi

Salvini plaude al no di Berlusconi alle larghe alleanze con Renzi

di Alberto Alfredo Tristano
Berlusconi nell'intervista al Mattino di ieri ha chiamato a raccolta il centrodestra, e il centrodestra gli risponde. La base di partenza è il no pronunciato dal fondatore di Forza Italia a proposito di un'alleanza prima o dopo il voto con il Pd di Matteo Renzi. «Buona notizia», ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini, prima di aprire la conferenza programmatica del partito tenuta ieri a a Piacenza. Salvini si è detto anche «d'accordo» con il Cavaliere laddove ha detto che il centrodestra non è venuto meno, aggiungendo: «Il centrodestra ha vinto le Amministrative, come già le Regionali, con un sistema maggioritario», ha proseguito Matteo Salvini, «ma non pronuncerò più nei prossimi mesi la parola legge elettorale, non commenterò più questo argomento. Parlerò di lavoro, tasse, sicurezza».

All'appuntamento leghista era presente anche Stefano Parisi, candidato sindaco alle ultime Comunali di Milano per il centrodestra e fondatore di Energie per l'Italia. L'ex capo di Fastweb ha dichiarato che per ricostruire il centrodestra «è giusto che la proposta liberal-popolare si confronti con quella radicale». E riguardo all'esclusione di qualsiasi alleanza con il d lanciato da Berlusconi, Parisi non ha rinunciato alla polemica: il comportamento di FI in Aula, ha detto, «purtroppo è diverso, speriamo che si passi dalle dichiarazioni di massima ai fatti». 

«Parole chiare da Berlusconi nell'intervista rilasciata al Mattino anche sulle alleanze indispensabili. Ancora una volta Silvio Berlusconi indica a tutto il centrodestra la linea da seguire. Una coalizione vasta ed inclusiva che trova il suo baricentro in Forza Italia» a dirlo è stato Maurizio Gasparri, capogruppo Fi al Senato.

Raffaele Fitto, ex forzista fuoriuscito dal blocco azzurro per fondare Direzione Italia, ha invece colto una contraddizione nelle parole dell'ex premier: «Berlusconi dichiara di non puntare a intese con Renzi e Pd. Ma insistendo sul sistema proporzionale, l'esito politico-parlamentare invece sarà proprio quello, peraltro realizzato a urne chiuse. Questa contraddizione è un punto politico da chiarire».

«Berlusconi ha detto che non pensa affatto ad accordarsi con Renzi. Che aspetta il centrodestra a ritrovarsi per le politiche?»: si è chiesto Francesco Storace, presidente del Movimento nazionale. Mentre l'ex presidente del Senato, Renato Schifani, ha sostenuto: «Berlusconi ha ragione quando afferma che il centrodestra è Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, non c'entra nulla il Pd. Noi abbiamo un'identità precisa in cui gli elettori si riconoscono, sarebbe controproducente intraprendere alleanze forzate e illogiche con chi sta dall'altra parte del Parlamento». E un richiamo all'alleanza larga è giunto anche da Gaetano Quagliariello, capogruppo di Fdl-Idea: «Benissimo un centrodestra più inclusivo possibile: è la nostra linea da due anni quella di dare unità a un centrodestra identitario in cui valorizzare la componente liberale, cristiana e conservatrice. Nessuna preclusione, dunque, ma ritengo debba essere posto qualche paletto. Per me il discrimine è il 4 dicembre: costruire qualcosa con chi è rimasto al governo dopo il 4 dicembre è oggettivamente difficile».

Reazioni alle parole di Berlusconi sono giunte anche dal centrosinistra. Il presidente del Pd, Matteo Orfini, sulla negata alleanza Fi-Pd, ha detto: «Per una volta sono d'accordo con il presidente Berlusconi: noi siamo alternativi alla destra, a Silvio Berlusconi. Lo siamo sempre stati. Andremo in campagna elettorale per battere Berlusconi e Beppe Grillo. Poi cercheremo di governare il Paese con il centrosinistra. Ma soprattutto cercheremo di avere i numeri per governare con la forza del Partito democratico», ha aggiunto. Mentre il deputato del Pd Edoardo Patriarca ha risposto a Berlusconi sul passaggio in cui l'ex presidente del Consiglio ha richiamato la «drammatica situazione della povertà», rispetto a cui occorrerebbe una «rivoluzione» fiscale-burocratica: «Berlusconi sa bene - ha detto Patriarca - che il primo e unico intervento contro la povertà lo abbiamo fatto noi del centrosinistra. Dai governi di centrodestra invece nessuna misura significativa, il nulla, perché Berlusconi parla ora?».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Luglio 2017, 18:26
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