"Trasporti pubblici economici ma scadenti", l'Authority boccia anche la mobilità a Roma

"Trasporti pubblici economici ma scadenti", l'Authority boccia anche la mobilità a Roma

di Sofia Unica
Trasporti relativamente economici ma con un offerta calante. Secondo uno studio dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma, l'abbonamento ordinario al trasporto pubblico locale in città è il più basso dopo quello di Bari e l'agevolazione regionale per reddito (-50%) rende minima la spesa delle famiglie romane con Isee inferiore a 15mila euro. 

Al contempo, però, l'offerta erogata nella Capitale è diminuita nell'ultimo periodo più che nelle altre città: -7%. Come se non bastasse nel 2016 l'offerta programmata è stata realizzata solo in parte: per la metro -11%, per i bus -16%. L'Agenzia ha analizzato la «spesa delle famiglie per tributi e servizi pubblici locali nelle grandi città», prendendone in esame nove. Un altro elemento messo in evidenza dallo lavoro è che solo alcuni dei servizi sono finanziati completamente attraverso le tariffe. Si tratta di igiene urbana, servizio idrico integrato e taxi. Per gli altri - trasporto pubblico locale, cultura e servizi scolastici - la copertura tariffaria è solo parziale.

Infatti anche se non ha figli, il romano medio spende 26 euro per finanziamento indiretto dei servizi scolastici (la maggior parte per l'asilo nido) e anche se non usa mezzi pubblici paga quasi 244 euro all'anno di costi indiretti, di cui 6 destinati al finanziamento delle agevolazioni tariffarie comunali. Infine, per i servizi culturali, spettacoli, mostre e musei comunali oltre al prezzo del biglietto paga 27 euro all'anno.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Giugno 2017, 09:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA