La madre è clinicamente morta: i medici
la tengono in vita per salvare il feto
Una lotta per la sopravvivenza del feto - si legge sul Corriere della Sera - che ha pochi precedenti al mondo. Una sonda nell'intestino materno permette al feto di essere alimentato, la ventilazione artificiale fa arrivare l'ossigeno nel sangue della donna e quindi al feto. Il cuore continua a battere e finchè c'è quel battito il bambino viene tenuto in vita. In un certo senso, il corpo della mamma si è trasformato in un'incubatrice per proteggere il figlio.
Ci vorrà circa un mese per poter arrivare ad un parto cesareo, e tentare quindi di salvare il feto che oggi è di 24 settimane: a confermarlo all'ANSA sono fonti dell'ospedale. La donna, dichiarata cerebralmente morta, è seguita dal professor Massimo Candiani, primario della ginecologia del San Raffaele, e dal professor Luigi Beretta, direttore dell'anestesia e neurorianimazione.
Per dare al feto qualche chance, spiegano dall'ospedale, è necessario tentare di arrivare il più possibile vicini alla ventottesima settimana: al momento, quindi, si sta lavorando per tenere la donna il più possibile stabile, perchè il feto non subisca conseguenze. L'ospedale e gli esperti, comunque, proteggono la famiglia della donna dietro uno stretto riserbo; la morte cerebrale è la conseguenza di una improvvisa emorragia, avvenuta mentre la donna era in casa. Non è noto quali siano le cause che l'hanno scatenata, ma tra le ipotesi potrebbe esserci quella di un aneurisma.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Ottobre 2014, 15:29
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