Prof va a giudizio per molestie, la scuola non può sospenderlo
di Michele Ippolito
Le motivazioni fanno raggelare. Il professore, si legge nelle motivazioni, «nel corso delle lezioni di chitarra dallo stesso tenute in orario pomeridiano, presso l'istituto Carlo Santagata in Portici, compiva con le minori atti sessuali consistiti in carezze sulle natiche e tra le cosce». In un'occasione, il professore «dopo essersi messo nella tasca anteriore dei pantaloni da lui indossati l'accordatore, invitava una minore ad andare a riprenderselo» e un'altra volta faceva la stessa cosa con delle monete. Tali atti sono stati considerati «diretti in modo inequivoco a indurre le minori a toccargli le parti intime» ed il gip Roberta Attena ha deciso di mandare il docente a processo.
Il rinvio a giudizio è stato deciso quasi due mesi fa e il 19 dicembre ci sarà la prima udienza del processo di primo grado, dove le parti si costituiranno e sarà stabilita la data per l'inizio del dibattimento. In questi quasi due mesi nessuno avrebbe pensato a informare le autorità scolastiche, al punto che, appena qualche giorno fa, la dirigente scolastica affermava «che il professore, non essendo sospeso, ha non solo il diritto, ma anche il dovere di venire a scuola tutti i giorni». «Abbiamo agli atti spiega ancora la Franzese solo alcune informative della professoressa Vigilante e copia delle denunce presentate dai genitori. Su quella base avevamo aperto un procedimento disciplinare contro il professore. Procedimento immediatamente sospeso perché non avevamo alcun elemento per andare avanti. Non potevamo fare altro».
Ancora ieri la Franzese non aveva alcun elemento aggiuntivo: «Lunedì mattina aggiunge - chiamerò personalmente in Procura per cercare di acquisire ulteriori informazioni». Mentre il professore, difeso dagli avvocati Giovanni Basco e Nunziata Fusco, protesta la sua innocenza, le famiglie delle ragazzine stanno vivendo giorni difficili. Uno dei padri ha diffuso centinaia di volantini per avvisare che a scuola lavora un professore imputato per molestie su giovanissime alunne. «È un anno e mezzo che mi tormento spiega Roberto, nome di fantasia il mio avvocato aveva informato la scuola, non ci hanno creduto. La cosa che più mi fa male, però è che finora nessuno ha avuto parole di comprensione per le bambine. Avrei potuto cambiare scuola a mia figlia, ma il professore avrebbe continuato a comportarsì in questo modo vergognoso con le altre, per questo ora voglio giustizia. È lui che deve andare via».
Dall'inizio dell'anno scolastico, il professore non insegna più nella sezione delle ragazzine, oggi in terza media: ha chiesto e ottenuto un distacco parziale presso un altro istituto per alcune ore a settimana. Continua, però, a insegnare alla Santagata, a decine di altri ragazzini di età inferiore ai quattordici anni.
Ultimo aggiornamento: Sabato 10 Dicembre 2016, 10:58
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