"Valeria è morta". La drammatica telefonata
alla famiglia. Ma la Farnesina ci crede ancora

Una telefonata: "Valeria è morta". La Farnesina smentisce

di Redazione Online
PARIGI - La tragica notizia è arrivata nella notte: Valeria Solesin è una delle vittime del "Bataclan".







«Mi pare di capire che Valeria sia morta già venerdì». A parlare all'Adnkronos è il padre di Valeria Solesin, la studentessa veneziana dispersa da venerdì sera dopo l'attentato al Bataclan di Parigi. «Non abbiamo avuto nessuna notizia dalla Farnesina - spiega il papà di Valeria - ma lo abbiamo appreso attraverso il fidanzato e gli amici che hanno seguito la vicenda lì a Parigi e avrebbero avuto notizie della sua morte».



La Farnesina parla di verifiche ancora in corso, ma il fidanzato Andrea avrebbe telefonato nella notte ad una sua zia in Trentino: "Valeria non si trova, credo che sia morta". E anche la polizia francese parla di un riconoscimento. Il fratello Dario sarebbe in viaggio per Parigi.







Dalla Farnesina - il nostro ministero degli Esteri - alle 7 mancava ancora la conferma ufficiale e ci sono ancora alcune speranze per la famiglia veneziana Solesin-Milani che in preda all'angoscia dopo i tragici attentati di Parigi. Ma ieri sera il consolato italiano di Parigi ha telefonato alla famiglia Solesin per comunicare che la figlia Valeria, 28 anni, «potrebbe essere tra le vittime». La polizia ha infatti riferito che il corpo dell’italiana potrebbe essere stato identificato tra quelli ancora senza nome portati via dal luogo del massacro. «Esiste ancora un margine di dubbio, siamo in cerca di conferme», fanno sapere fonti della Farnesina. Anche stamani da Roma i funzionari parlano di verifiche in corso, ma sarebbe stato rinvenuto appunto un cadavere - non identificato ufficialmente - che farebbe crollare le speranze: sarebbe quello di Valeria.



Ancora però gli amici la cercano e vivono tutti attaccati al telefono, in particolare la madre Luciana Milani: la sua Valeria, la figlia ventottenne, studentessa alla Sorbona, era al 'Bataclan' quando i terroristi hanno aperto il fuoco. «Ambasciata e consolato - confermava alle 7 da Roma un funzionario della Farnesina - l'hanno cercata in tutti gli ospedali di Parigi dove sono stati portati i feriti». Fino a stamani all'alba senza alcun esito e anche la speranza comincia ormai ad affievolirsi. E l'Unità di crisi sta per diffondere il comunicato ufficiale.



Ora è distrutta la mamma, Luciana Milani.. «Speriamo sia tra i feriti - aveva detto ancora la donna -, ma la Farnesina ci dice che gli ospedali parigini sono 'blindati' ed è difficile avere informazioni».



La ragazza era andata al concerto al Bataclan assieme al fidanzato, Andrea Ravagnani, la sorella di questi, Chiara, entrambi trentini, e il fidanzato di quest'ultima, il veronese Stefano Peretti. Loro si sono messi in salvo; oltre allo shock non hanno riportato conseguenze. «Non smettono di cercare Valeria ovunque, in tutti gli ospedali, ma non la trovano. È una ragazza sveglia e brillante» riferisce Marina Angeli, la madre di Andrea e Chiara. «Andrea, Chiara e Stefano - aggiunge - stanno bene, sono in casa adesso, ma sono sotto shock».



Valeria Solesin risulta qui dispersa da ieri sera: anche il fratello ha espresso la sua preoccupazione e la speranza che la situazione si sblocchi.



COSA E' SUCCESSO

Valeria Solesin
, dottoranda in Demografia all'università Paris1, la Sorbona, ha 28 anni. Una cara amica ha diffuso l'appello sui social, nel tentativo di rintracciarla, ma per adesso neppure i genitori di Valeria, in contatto con la Farnesina, hanno saputo niente.



L'IPOTESI

Secondo il fidanzato di Valeria, Alberto, la ragazza sarebbe finita fra le persone che si sono nascoste nel sottotetto.



L'AMICA: «HO VISTO VALERIA FERITA»

A Radio 24 il funzionario del Consolato generale d'Italia a Parigi, Sergio Fiocco, ha dichiarato che «una ragazza italiana si trovava nella sala di concerti Bataclan con alcuni amici. Quando c'è stato l'attentato sono scappati tutti, la sua amica l'ha vista ferita, ha preso la borsa con il cellulare ed è scappata. Da quel momento di lei non sia hanno più notizie. È senza documenti perché la borsa l'aveva l'amica e si spera che sia stata solo ferita, non che sia fra le vittime.



CHI E' VALERIA

Si è diplomata al liceo scientifico Benedetti di Venezia, ha conseguito la laurea a Trento e da quattro anni sta svolgendo un dottorato all'Istituto di Demografia dell'Università della Sorbona Parigi 1 Valeria Solesin, la giovane 28enne irrintracciabile dopo gli attentati nella capitale francese.
Solesin si occupa nell'ateneo di temi legati alla famiglia e ai bambini, oltre alla comparazione sociologica tra sistema francese e italiano. «È uno dei cervelli in fuga dall'Italia» dice un'amica dei genitori.






FERITO ANCHE UN RUGBISTA DEL MOGLIANO

C'è anche un giocatore del Mogliano tra i feriti negli attacchi terroristici di ieri sera: il mediano d’apertura Aristide Barraud. Lo sportivo avrebbe un polmone perforato da una scheggia metallica, più probabilmente che una pallottola. Barraud si trovava con gli amici su una terrazza a poca distanza dal teatro Bataclan. Il mediano di apertura del Marchiol Mogliano, 25 anni, è vivo per miracolo, secondo gli stessi medici che l'hanno operato nella notte dichiarandolo fuori pericolo. Il rugbysta francese dal forte talento (ha giocato nelle nazionali transalpine con Slimani, Flanquart, Guitoune e Dumoulin) è alla terza stagione in Italia e al termine dell'attuale potrà essere equiparato per essere convocato in azzurro, il suo sogno insieme a quello che lo lega già al cinema, quello impegnato, di denuncia in cui si sta specializzando alla Sorbona. Un granda appassionato del neorealsimo italiano, ma anche delle nuove forte di arte da strada: un suo video in cui unisce street art e rugby realizzato a Parigi ha spopolato sul web.



Al club veneto sono arrivate per il momento poche notizie ed è stato coinvolto anche il direttore sportivo Gianluca Mazzanti, che si trova a Parigi per turismo insieme alla fidanzata. Anche Aristide, che ha giocato anche per lo Stade Francais, il club di Parigi guidato da Sergio Parisse, era in libertà perché in questo finesettimana il club dell'Eccellenza (la serie A italiana) non scende in campo. Il numero 10 aveva così raggiunto la famiglia e gli amici a Massy, 15 chilometri a sud di Parigi. Poi ieri la decisione di trascorrere la serata nella capitale nell XI arrondissement in quella zona ricca di bar e ristoranti.







FERITO UN GIOVANE VERONESE

Secondo la Farnesina ci sarebbe anche un cittadino veronese che si chiama Stefano tra le persone presenti nel teatro della strage. Il veronese tuttavia non risulta negli elenchi dei morti né dei feriti. Ferita invece in modo lieve una coppia di Senigallia.






Ultimo aggiornamento: Domenica 15 Novembre 2015, 10:57