Brindisi, spara e uccide il figlio dopo una lite poi si costituisce

Spara e uccide il figlio dopo una lite: «Venite, l'ho ammazzato»
Un uomo di 33 anni è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa dal padre, che si è poi costituito. È accaduto nella tarda serata di ieri a Latiano, in provincia di Brindisi. A quanto appreso la vittima, Antonio Di Cataldo si era recato a casa del genitore, Cosimo, per chiedere del denaro. Ne è seguita una accesa discussione, al termine della quale è partito il colpo che lo ha centrato alla testa.
I fatti si sono verificati in una abitazione che si trova nei pressi del campo sportivo in via Francesco Scarafile. Sul posto i Carabinieri, la Polizia e il medico legale Antonio Carusi, incaricato dal pm Francesco Carluccio di eseguire una prima ispezione cadaverica. 

È stato arrestato e posto in carcere per omicidio volontario Cosimo Di Cataldo, l'uomo che alle 23 di ieri ha ucciso il figlio, Antonio, 33 anni,.
A quanto ricostruito a seguito di una lite, avvenuta dopo l'ennesima richiesta di denaro da parte del 33enne, il genitore avrebbe sparato sei colpi di un revolver calibro 38, illegalmente detenuto e portato in casa dal giovane. Cinque colpi hanno raggiunto la vittima, tre dei quali alla testa. Il padre ha subito chiamato i carabinieri. È stato trovato in casa, in stato di choc e subito portato in caserma per essere interrogato al fianco del suo avvocato Giancarlo Camassa. Al momento dei fatti era presente anche la madre del 33enne, moglie dell'arrestato. A quanto pare le discussioni in famiglia andavano avanti da molto tempo.

 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Luglio 2016, 11:16
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