Raisi, i vecchi elicotteri (americani) dell'Iran risalgono agli anni '70: pezzi di ricambio introvabili per sanzioni e guerre

Teheran ha cercato di spacciare velivoli obsoleti modificati dai propri ingegneri come nuovi modelli: ad esempio, l'elicottero d'attacco leggero Shahed 285 è una variante da combattimento del Bell 206 americano

I vecchi elicotteri (americani) risalenti agli anni '70: manutenzione scarsa e pezzi di ricambio introvabili

di Alessio Esposito

Solo qualche mese fa l'Iran si vantava di possedere «la più grande flotta di elicotteri dell'Asia occidentale». Yousef Ghorbani, comandante dell'aviazione dell'esercito iraniano, la scorsa estate ha annunciato di essere riuscito a dotare i propri velivoli di attrezzature all'avanguardia, in grado di far fronte a qualsiasi minaccia. Un traguardo raggiunto grazie allo sforzo degli ingegneri locali, a dispetto delle sanzioni occidentali che impediscono all'Iran di ottenere i pezzi di ricambio di cui ha bisogno.

Gli elicotteri comprati dagli Usa negli anni '70

Ma la realtà è ben diversa. Come molti osservatori internazionali avevano prontamente fatto notare, la nutrita flotta di elicotteri di Teheran risale a prima del 1979, anno della rivoluzione islamica, quando l'Iran era ancora uno stretto alleato degli Stati Uniti. Durante quel periodo, Teheran acquistò 205 elicotteri d'attacco AH-1J International, la variante da esportazione dell'iconico SuperCobra, quasi 100 elicotteri utilitari CH-47C Chinook e oltre 300 elicotteri Bell di vario tipo. Oltre 1.000 appaltatori militari americani, molti dei quali veterani della guerra del Vietnam, gestivano una grande scuola per piloti nella provincia di Isfahan per addestrare gli iraniani a utilizzare la loro enorme flotta. 

 

Ad oggi, tuttavia, gran parte della flotta iraniana è composta ancora da elicotteri americani dell'epoca. Che non ricevono adeguata manutenzione a causa delle sanzioni. Teheran, dal canto suo, ha prodotto numerose varianti nel corso degli anni. Ad esempio, negli anni 2010 ha costruito due versioni dell'AH-1J, note come Toufan I e II. In altre parole, l'Iran ha cercato di spacciare vecchi elicotteri americani modificati come nuovi velicoli all'avanguardia: l'elicottero d'attacco leggero Shahed 285, per citare uno degli esempi più eclatanti, è una variante da combattimento modificata del Bell 206

Il mancato supporto della Russia per la guerra in Ucraina

Il più grande acquisto di elicotteri dall'estero da parte dell'Iran dopo il 1979 è avvenuto all'inizio degli anni 2000, quando Teheran ha ricevuto circa 40 Mil Mi-8/17 dalla Russia.

Nel 2016 la stampa statale russa ha stimato che fossero 50 gli elicotteri di costruzione russa registrati in Iran, il più popolare dei quali era il Mi-17. Tuttavia, sebbene la parterhisp militare fra Teheran e Mosca sia andata solidificandosi negli anni, per colpa della guerra in Ucraina la Repubblica islamica non ha ottenuto poi dalla Russia pezzi di ricambio e la manutenzione hardware di cui avrebbe avuto bisogno.

Insomma, la flotta di elicotteri «più grande dell'Asia occidentale» sarebbe tale solo da un punto di vista numerico. E l'incidente occorso a Raisi sembrerebbe dimostrare che lo stato di salute dei velivoli è tutt'altro che eccezionale. Il presidente iraniano viaggiava a bordo di un Bell-412 di fabbricazione statunitense.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Maggio 2024, 06:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA