Gentiloni, Sala e Maroni: "L'Ema grande occasione per Milano"
di Elisa Straini
Come sede mette sul piatto il Pirellone ed è lì che ieri il premier Paolo Gentiloni, il suo delegato per Ema Enzo Moavero Milanesi, il sindaco Beppe Sala e il governatore Roberto Maroni hanno illustrato un'anteprima del dossier di candidatura. Entro il 31 luglio invece la presentazione ufficiale alle istituzioni europee. «Ce la giochiamo per vincere, non per partecipare, e ci sono le condizioni per farlo», ha detto Gentiloni. «Presenteremo un dossier competitivo perché competitive sono Milano e la Lombardia ma anche perché si è lavorato insieme, trovando soluzioni intelligenti». Il governatore Maroni non ha nascosto che «sarà una battaglia complicata» ma, ha detto, «siamo tutti nella stessa squadra e lottiamo per il risultato». E non esclude di mettere a disposizione Palazzo Pirelli in via definitiva e non solo come sede temporanea.
Con sé Ema porterà circa 900 dipendenti e relative famiglie e le città candidate devono offrire servizi all'altezza. Anche per questo, secondo Sala, Ema rappresenterebbe «una consacrazione internazionale per Milano a fronte di un percorso fatto in questi anni».
Dopo la presentazione dei dossier si saprà dunque quante saranno effettivamente le città concorrenti: una ventina i nomi di possibili candidate finora circolati. Tra ottobre e novembre invece la decisione finale.
Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Luglio 2017, 09:36
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