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A tutti i lavoratori sarà riconosciuto l'aumento di stipendio previsto dall'intesa del novembre 2016 tra Governo e sindacati a cui si aggiunge un ulteriore riconoscimento economico per valorizzare la professionalità che consente di giungere a un incremento di stipendio complessivo medio di 96 euro al mese per i docenti delle scuole (gli aumenti vanno da 80,40 euro a 110) e di 105 euro al mese per i docenti dell'Afam.
L'intesa non si limita comunque agli aumenti in busta paga. Per quanto riguarda la scuola si demandano alla contrattazione integrativa alcune materie in tema, tra l'altro, di offerta formativa e di processi di innovazione e valorizzazione delle professionalità. Il personale beneficerà di una sequenza contrattuale che potrà portare, per la prima volta, a istituire una carriera. Si prevede, inoltre, la contrattazione dei criteri per determinare i compensi destinati alla valorizzazione del merito dei docenti, ferma restando la procedura di assegnazione facendo così entrare a regime il cosiddetto «bonus».
Per garantire la continuità didattica agli studenti gli insegnanti dovranno rimanere per almeno tre anni nella scuola assegnata e richiesta volontariamente. Infine, il contratto introduce misure a tutela degli studenti prevedendo il licenziamento «per atti e comportamenti o molestie a carattere sessuale» nei confronti dei ragazzi.
In una successiva sessione negoziale, entro luglio, verrà poi essere definito un Codice etico che affronterà e sanzionerà anche altri aspetti come, ad esempio, l'uso improprio dei Social. Per le Università misure innovative per il personale che lavora nelle Aziende ospedaliere e creazione di nuove aree professionali.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Febbraio 2018, 17:26
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