Una rete metallica per isolare la casa abusiva dei profughi
di Luisa Morbiato
PADOVA - Un vero e proprio blitz quello che ieri mattina ha portato in via Bassi la polizia locale ed operai del Comune che hanno sgomberato l'accampamento che si era creato sul retro dell'ex Casa dei diritti Don Gallo e hanno innalzato una barriera metallica rendendo inaccessibile lo spazio dove vivevano una dozzina di profughi. Il gruppo che dopo lo sgombero dell'edificio, avvenuto il 23 marzo scorso, non aveva trovato un ricollocamento come era accaduto per la quasi totalità degli ospiti. I giovani si erano organizzati e, da subito, avevano issato una piccola tendopoli proprio in un rientro sul retro dello stabile che si affaccia su via Bassi. Dei ripari dove passare la notte e riporre i loro averi che, ieri mattina, sono stati ammucchiati di fronte ad un paio di abitazioni adiacenti. Velocemente gli operai del Comune si sono quindi messi al lavoro ed hanno sigillato lo spazio costruendo la barriera metallica.