La legge avrà effetto, sempre da domani, anche sul gioco pubblico più antico del mondo e che resta nel cuore di tanti italiani: cambia, infatti, anche la tassazione sulle vincite al Lotto, che però sale soltanto di due punti, passando dal 6% all'8%. L'operazione è finalizzata ad aumentare le entrate del settore, già particolarmente alte, visto che nel 2016 l'Erario ha avuto entrate dal comparto per 10,5 miliardi di euro (+20% sull'anno precedente, somma che arriva a 11,3 mld con le una tantum): secondo un'analisi del Servizio Bilancio della Camera, con l'aumento delle aliquote che scatterà domani si può prevedere un aumento di gettito pari a 143 milioni annui (48 mln per il Lotto e 95 mln per gli altri giochi) a partire dal 2018.
Ed è possibile stimare un maggiore gettito pari a 36 milioni già in questi ultimi mesi nell'anno in corso, cifra che porterà a 322 milioni le entrate ulteriori complessive nel prossimo triennio 2017-2019.
Complessivamente, nello stesso periodo, le maggiori imposizioni sul settore dei giochi contenute nella 'manovrinà dovrebbero portare nelle casse dello Stato circa 1.064 milioni di euro: nelle «Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo» sono previsti, infatti, anche l'aumento al 19% del Preu (Prelievo unico erariale) sulle newslot e al 6% quello sulle Vlt. Nella relazione tecnica si evidenzia come dall'aumento del Preu da slot e Vlt è previsto un maggiore introito nel 2017 per 202 milioni di euro, arrivando a un totale nel triennio 2017-2019 di 742 milioni di euro.
Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Settembre 2017, 20:25
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