Lotito, nuovo appello ai tifosi: "Chi non viene
allo stadio fa del male alla Lazio, non a me"

Lotito, nuovo appello ai tifosi: "Chi non viene ​allo stadio fa del male alla Lazio, non a me"

di Enrico Sarzanini
AURONZO - La campagna abbonamenti non decolla. L'ottimismo dei primi giorni (Abbiamo venduto addirittura qualche tessera in pi rispetto ad un anno fa aveva detto il responsabile marketing della Lazio, Marco Canigiani) ha lasciato spazio alla rassegnazione.





In attesa di qualche colpo di mercato che possa dare una scossa alla vendita delle tessere, ci pensa Lotito a scuotere l'ambiente. E lo fa alla sua maniera, con un comunicato che, se possibile, ha fatto ancora di più imbestialire i tifosi che alle parole preferirebbero i fatti: «Ci sono tutte le intenzioni di migliorare la squadra ed offrire un'ottima prestazione il prossimo anno - ricorda il patron - La società sta operando giorno dopo giorno, con costanza e determinazione su più fronti. Abbiamo ancora dei colpi d'assestare e mi auguro che la contrattazione si svolgerà positivamente: è nel nostro interesse costruire una rosa in grado di tornare in Europa ed imporsi sul palcoscenico internazionale».



Inizio soft per Lotito, che poi tenta un altro appello ai tifosi ad abbonarsi, questa volta più diretto rispetto ai precedenti: «Ma come ho detto più volte si riparte insieme, uniti con la tifoseria, che da sempre costituisce un elemento di supporto indispensabile nella corsa al successo. Ferma restando la libertà di dissenso, ovviamente nel rispetto delle regole, vorrei ricordare a chi continua ad osteggiarmi che disertare lo stadio è un colpo che non viene inferto solo alla Società, ma anche ai singoli calciatori e all'onore della maglia. Chi boicotta gli spalti nel tentativo di fronteggiare la mia figura fa solo il male della Lazio, e di nessun altro».



Nel finale il il presidente della Lazio, ricordando di aver nelle ultime settimane «lanciato numerosi inviti al dialogo, mi auguro che con quella parte di tifosi che mi osteggia si possa giungere finalmente a seppellire l'ascia di guerra scansando ogni pregiudizio». C'è un gustoso retroscena: un collaboratore della ghost writer Monica Macchioni, sarebbe stato redarguito dal presidente per aver diffuso in una nota delle scuse ai tifosi non autentiche.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Luglio 2014, 08:51

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