La minoranza Pd contro il ddl Boschi:
"Vogliamo il Senato elettivo"

La minoranza Pd contro il ddl Boschi: ​"Vogliamo il Senato elettivo"

di Giuliano Pani
ROMA - Sarà un'estate calda per la riforma costituzionale che, nelle previsioni del governo, dovrebbe essere approvata dal Senato agli inizi di agosto.





In un documento firmato da 25 senatori della minoranza Pd si chiedono modifiche al ddl Boschi e, in particolare, un Senato elettivo. Come annunciato, queste richieste si trasformeranno in altrettanti emendamenti al testo.



Una bella grana per il governo che senza questi voti a Palazzo Madama rischia di non avere la maggioranza, salvo l'eventuale soccorso di voti forzisti. Ma già in Commissione Affari Costituzionali al Senato i rapporti di forza fra maggioranza e opposizione preoccupano Renzi.



Il premier è disposto a trattare con la sinistra del suo partito, ma difficilmente sceglierà di introdurre l'elezione diretta dei senatori per legge costituzionale. Per pacificare i suoi però, Renzi potrebbe decidere di introdurre l'elettività dei senatori con una legge ordinaria, con un listino a parte da votare insieme ai consiglieri regionali.



La battaglia sarà a colpi di regolamenti e esegesi costituzionale ma intanto rischia di rallentare di molto l'iter della riforma. Intanto il ministro della Salute Lorenzin ha annunciato lo scioglimento di un altro nodo che aveva tenuto duramente impegnato il governo. La conferenza Stato-Regioni ha trovato un accordo sui tagli al Fondo sanitario nazionale per il 2015: saranno pari a 2,3 miliardi. Tra tutte le Regioni, solo il Veneto ha scelto di non votare l'intesa.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Luglio 2015, 13:21
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