Immigrazione, affonda barcone:
dieci morti, 55 persone in salvo
L'equipaggio ha confermato il naufragio: il barcone era capovolto e molte persone erano in acqua. Mentre la Guardia Costiera ha subito inviato un avviso cosiddetto «circolare» a tutti i mercantili in navigazione nell'area, con ordine di raggiungere la zona del naufragio, sul luogo sono stati contati almeno dieci cadaveri ed è cominciato il recupero dei superstiti: ne sono stati tratti in salvo 55, stremati. Avuti i primi soccorsi, hanno confermato che sul gommone vi era un centinaio di migranti, per cui, con il concorso di tutti i mercantili arrivati nell'area, sono ora in corso le ricerche di almeno una trentina di dispersi. Le speranze di trovare in vita altre persone sono minime.
Le vittime di oggi si aggiungono al lungo elenco di morti degli ultimi mesi nel Canale di Sicilia. Il 2014 rischia di diventare l'anno record per gli immigrati morti in naufragi: dall'inizio dell'anno potrebbero essere scomparse in mare almeno 2.000 persone, 250 delle quali su un barcone di cui non si hanno notizie da due mesi. A calcolarlo è l'agenzia Habeshia, che raccoglie e diffonde segnalazioni sulla sorte di migliaia di profughi e migranti finiti nella rete dei trafficanti di esseri umani. Finora l'anno più tragico era stato il 2011 con almeno 1.800 persone scomparse, tra morti e dispersi. E sarebbero almeno 20 mila i migranti morti o dispersi nel Mediterraneo negli ultimi venti anni. E anche la sorte dei migranti che raggiungono le coste siciliane resta incerta. In Italia i centri di accoglienza sono al limite della capienza; ieri la Germania ha proposto «contingentare» i migranti per alleggerire i Paesi più colpiti dal fenomeno, ma ha fatto sapere di aver già fatto la sua parte e di non poter accoglierne altri; oggi l'Austria ha respinto alla frontiera del Brennero un gruppo di siriani e iracheni, compresi alcuni bambini.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Settembre 2014, 09:50