L'AQUILA - Rischia il processo, chiesto dalla Procura, il giovane che ha minacciato via web l’oncologo Luciano Mutti, in servizio al “San Salvatore”, che ha curato il super boss Matteo Messina Denaro durante la sua detenzione in città. Non solo medici insultati e minacciati a vario titolo da pazienti e famigliari o aggrediti come accaduto di recente ad una psichiatra dell’ospedale costretta a subire un intervento chirurgico: adesso arrivano le minacce di stampo mafioso, quelle molto pesanti rivolte ad uno dei medici che fino a poco tempo ha assicurato l’assistenza al boss Matteo Messina Denaro, costretto a vivere sotto vigilanza da parte delle forze dell’ordine. Vittima di un pesante minaccia in stile mafioso, il medico Luciano Mutti, (assistito dall’avvocato Luca Bruno) primario del reparto di Oncologia dell’ospedale dell’Aquila, che ha preso in carico Messina Denaro Matteo, affetto da un grave tumore al colon, fin dal suo arrivo in città, prima nel corso della detenzione nel carcere di Preturo in regime di 41 bis (luogo nel quale per poter eseguire le cure chemioterapiche era stata allestita una stanza ad hoc accanto alla cella) e poi all’ospedale, fino a quando l’ex boss di Castelvetrano non è morto.
I FATTI
Il primario dell’Oncologia sul proprio profilo “Messenger” era stato raggiunto da tre messaggi, dal profilo “Micael D’Angelo”, (si saprà poi essere Michael Negoziante di Salerno di 19 anni) uno dei quali terrificante, che lo “invitava” a prestare le migliori cure altrimenti «lo avrebbe fatto saltare in aria come accaduto a Falcone e Borsellino».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Maggio 2024, 07:25
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