I Soldi Spicci, da Colorado al successo su Facebook: «Noi famosi grazie ai social, prima non ci riconosceva nessuno»

I Soldi Spicci, da Colorado al successo su Facebook: «Noi famosi grazie ai social, prima non ci riconosceva nessuno»

di Ilaria Del Prete
Duo comico e felicemente fidanzati, Annandrea Vitrano e Claudio Cassisa si destreggiano tra lo schermo della tv e quello di pc e smartphone ridendo e facendo ridere delle dinamiche della vita di una coppia di innamorati.
Quando è cominciata la vostra avventura?
«In teatro, nel 2012, con il primo spettacolo. Colorado nel 2014. Poi abbiamo cominciato a pubblicare contenuti sul web».
E cosa è successo?
«Uno dei nostri video è diventato viralissimo. Siamo esplosi. Ma ci piace sottolineare che nasciamo in teatro».
Oggi accade spesso il contrario: si parte dal web puntando ad altro.
«Negli ultimi cinque anni c'è stata una trasformazione repentina. Non era così inflazionato, si pubblicava senza l'ansia di rincorrere la notorietà».
In cosa è diverso il vostro approccio?
«Noi siamo due attori, vogliamo arrivare a più persone possibile. Chi comincia oggi vuole diventare famoso. Una webstar».
Cosa vuol dire?
«Ritrovarsi nelle bacheche, entrare nelle case delle persone come un tempo faceva la tv. Ora chi guarda la televisione scorre comunque il cellulare. I social hanno abbattuto le distanze. Essere una webstar significa entrare nella vita delle persone e farle entrare nella propria».



Voi che risultati avete ottenuto grazie ai social?
«Quello che speravamo di ottenere dalla tv. Dopo la prima volta a Colorado, pensavamo di aver svoltato. Ma quando siamo tornati in Sicilia nessuno ci riconosceva. Dopo i video su Facebook hanno cominciato a fermarci per strada. Oggi il web ti cambia la vita. La nostra più grande soddisfazione è riuscire a riempire i teatri grazie a una foto pubblicata su Instagram».
Teatro, tv, cinema e web. Come differenziate i contenuti?
«È il mezzo stesso a essere differente. A teatro svisceriamo meglio gli argomenti, su Instagram raccontiamo la nostra quotidianità. Al cinema, c'è un mix. Ma con molto più tempo per scrivere. Da un lato la battuta la racconti, dall'altro la fai vedere».
I follower si identificano nelle vostre dinamiche di coppia?
«Noi pensavamo di essere strani. Ma la maggior parte delle coppie di oggi si rivede in noi, riceviamo centinaia di messaggi».
C'è qualcosa che non mostrerete mai?
«Qualcosa di molto intimo. Si dice che i comici siano asessuati. Non vogliamo rovinare la nostra immagine da cartoon».
Il lato negativo del web?
«Noi banniamo chi offende gratuitamente. E quelli che rompono di più le scatole sono gli adulti: hanno più amarezze da sfogare sul web».
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Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Aprile 2019, 12:52
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