Scandalo scommesse, parla Murray:
"L'Atp deve fare di più sul match fixing"

Scandalo scommesse, parla Murray: "L'Atp deve fare di più sul match fixing"

di Redazione Sport
«Io penso che gli sport in generale possono fare molto di più per contrastare il match-fixing, in particolare l'Atp può fare un lavoro migliore nell'informare i giovani giocatori su tutti i pericoli del caso». Andy Murray commenta così lo scandalo scommesse nel tennis, all'indomani dell'esplosione del caso in seguito all'inchiesta della Bbc e da BuzzFeed News. Secondo i documenti resi noti, negli ultimi dieci anni 16 giocatori nella classifica dei migliori 50 del mondo sono stati denunciati dalla Tennis Integrity Unit, l'ente di vigilanza sullo sport, per avere concordato in anticipo l'esito di alcune partite in cambio di denaro. «Credo che di quanto sia uscito fuori qualcosa sia vero e qualcos'altro no -aggiunge il numero 2 del mondo in conferenza stampa dopo aver vinto il suo match di primo turno contro il tedesco Alexander Zverev all'Australian Open-.
In ogni caso quando un ragazzo alle prime esperienze viene avvicinato e gli vengono promesse somme ingenti per truccare un match è facile che possa commettere errori». Il serbo Novak Djokovic ha reso noto che nel 2007 gli vennero offerti 200.000 euro per truccare un suo match nel torneo di San Pietroburgo. «L'Atp deve essere più attiva -sottolinea il 28enne scozzese- e andare a parlare con i giocatori invece di apprendere di questi casi dai giornali o dalla Tv».

Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Gennaio 2016, 15:52